Benvenuti nella Magna Grecia, Nova Siri, sul confine con la Calabria, ricorda nel nome l’antica Siris, fondata da coloni ellenici alla foce del Sinni. Alla fine del VI secolo ebbe inizio la sua decadenza e fu assoggettata a Metaponto e a Crotone. Nell’alto Medioevo, per sfuggire alle razzie provenienti dal mare, un nuovo borgo venne edificato a una decina di chilometri dallo Jonio. Un nome che ricorda la città antica restò al territorio, la Siritide. Oggi molti frequentatori di Nova Siri arrivano in estate per godere della bellissima spiaggia. Tutto l’anno vale la pena di salire ai 355 metri del borgo, percorrendo panoramiche strade tra campi coltivati e uliveti. Nel centro, che conserva la struttura medioevale, spicca la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Semplice all’esterno, ha un altare maggiore in marmo realizzato intorno al 1730 e un bel coro ligneo; il campanile è stato rifatto nel 1866. Il castello è sorto alla fine del Trecento e ha avuto tra i suoi feudatari gli spagnoli Castro Sandoval; l’ultimo è stato il duca Francesco Crivelli. Più in basso c’è il palazzo Settembrini, la famiglia dello scrittore e patriota Luigi (1813-1877).A Marina di Nova Siri si erge l’imponente Torre Bollita (o Torre di Ferro), eretta nel 1520 contro le scorrerie barbaresche. Tra la costa e il paese sorge un complesso di età romana che comprende una villa e le sue terme. Hanno origine romana anche le Vasche di Sant’Alessio dalle limpide acque considerate a lungo depurative. Poco a valle del paese si trova la seicentesca chiesetta della Madonna della Sulla, nota anche per la festa religiosa che si svolge in agosto.