Nell’angolo più occidentale della Basilicata, sul confine regionale con la Campania, la bella e tranquilla Castelgrande è stata duramente provata, come i borghi vicini, dal terremoto del 1980. Il paese, l’antica Castrum Magnus (o Castrum Grandinis), fondato probabilmente dai Normanni, si affaccia sulla valle del Marmo. Nel centro storico, arroccato su un’altura, spiccano la Chiesa Madre, con belle statue lignee seicentesche dell’Immacolata e di San Sebastiano e un coro intagliato del XVIII secolo. Da vedere anche la porta di San Giovanni, accanto all’omonima chiesa. Fuori dall’abitato si trova la chiesa della Madonna di Costantinopoli, con altre importanti opere d’arte. Il Parco dei Colori è l’unico giardino botanico della Basilicata. Dedicato allo studioso ottocentesco Guglielmo Gasparrini, si estende su circa due ettari e ospita centinaia di specie caratteristiche della zona. E’ a forma di foglia e ha al centro la Butterfly House (Casa delle Farfalle), che ospita vegetazione tropicale e centinaia di farfalle rare. Sul Monte Toppo sorge l’Osservatorio astronomico di Castelgrande, sede del SINGAO (Southern Italy Neutrino and Gamma Observatory), un telescopio a ottica diametro di 160 cm. E’ gestito dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte (Napoli). Nel territorio di Castelgrande si possono compiere interessanti escursioni a piedi e praticare torrentismo e arrampicata.