I primi insediamenti sul territorio di Accettura risalgono all’epoca della Magna Grecia, quando la zona veniva chiamata Acceptura. Nell’alto Medioevo venne edificato nella zona della Raja un borgo dove si insediarono famiglie provenienti da Gallipoli, da Costa di Raja e altre zone. Il paese, ora indicato come Achitorem, compare per la prima volta nel 1060 in una bolla di Papa Niccolò II. Intorno al 1150 fu sottomesso a Montescaglioso, nel 1272 venne distrutto da un incendio. A ordinare la sua ricostruzione fu Carlo I d’Angiò. Più tardi, e fino all’Ottocento, divenne il feudo delle nobili famiglie Bazzano, Della Marra, Ponsiaco, Carafa, Colonna e Spinelli. Nel 1861 raggiunsero Accettura i briganti delle bande di Carmine Crocco e di José Borjès che all’avvicinarsi delle truppe piemontesi si allontanarono senza dare battaglia. Nel centro storico si visitano la chiesa dell’Annunziata in stile barocco, la Chiesa Madre di San Nicola che conserva belle statue lignee di santi, le chiese di Santa Chiara di Gallipoli, di Sant’Antonio (prima convento dei Frati Minori) e le cappelle dei santi Giovanni e Paolo e di Santa Maria dei Fiori. Nel centro spiccano i palazzi nobiliari delle famiglie Amodio, Spagna e Nota. Nei dintorni, tutelati dal Parco delle Dolomiti Lucane e di Gallipoli- Cognato, meritano una sosta il Bosco di Montepiano e le masserie fortifi cate Spagna e De Luca. Nella Foresta di Gallipoli-Cognato si trova l’area archeologica di Monte Croccia, con tratti di mura italiche.