Itinerario “Nella Valle del Basento | Tra resti romani e architetture avveniristiche”

Itinerario N.2 

La città di Potenza è circondata da una fitta macchia di faggi, querce, castagni e pini, e attraversata da diversi spazi verdi che animano la vita sportiva e ludica di numerosi quartieri. Tra parchi cittadini e immediati dintorni, alcuni scorci potentini si lasciano vivere piacevolmente in una gradevole armonia tra natura e architetture.

  • Da ponte a ponte

È avvincente la sinergia con cui la natura, la storia e la spinta propulsiva verso orizzonti futuristici abbia creato angoli singolari come il Parco fluviale del Basento: una passeggiata evasiva in riva al fiume consente un’immediata immersione in una dimensione del tutto nuova e inaspettata, avulsa dal trambusto urbano, in un tratto della città compreso tra due significative strutture architettoniche, antitetiche tra loro, il Ponte San Vito e il Ponte Musmeci. 

Il Ponte San Vito, di origine romana, fu costruito nell’era diocleziana nella seconda metà del III sec. d.C. La sua solidità trapela dalla pietra che lo compone e dalla struttura a tre luci che lo caratterizza. Elemento fondante di quest’area, da secoli assiste al lento scorrere delle acque del Basento, donando, a chi lo attraversa, la sensazione di entrare a contatto con epoche passate. Da qui, si snoda il percorso pedonale che costeggia il fiume, ideale per passeggiate e corse all’aria aperta in perfetta simbiosi con la natura.

Percorrendo interamente il passeggio in riva al fiume si giunge al Ponte Musmeci, una vera e propria opera d’arte dalla struttura muscolosa e plastica, progettato alla fine degli anni ’60 dall’architetto da cui prende il nome. Singolare il suo disegno: un’unica volta dello spessore di soli 30 cm è sorretta da 4 campate il cui profilo richiama quello di un’enorme foglia accartocciata, le cui punte fungono da piloni di appoggio. Illuminato in modo suggestivo la sera, sovrasta il punto in cui il letto del Basento si fa più largo lasciando spazio a piccole cascate e radure ombrose

  • In un’antica villa romana

Da viale del Basento si raggiunge facilmente il quartiere di Malvaccaro, dove si trova un altro importante tassello del patrimonio culturale potentino. Si tratta della Villa romana risalente al III-IV secolo. Si sviluppa su più livelli e i suoi ambienti sono tutti visitabili e molto suggestivi, arricchiti da mosaici policromi e spesso utilizzati per eventi culturali.

  • Sulle scale mobili verso il centro città

In questo stesso quartiere è presente l’accesso alle note scale mobili, le più lunghe d’Europa, da non perdere. Collegano parti opposte della città consentendo il raggiungimento del centro storico in pochi minuti.
In tal modo si potrà fare una capatina in centro e visitare il Museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu, in cui è possibile ripercorrere il susseguirsi di popoli e culture che ha caratterizzato la Basilicata, dalla colonizzazione greca alla conquista romana.

Dopo aver trascorso la mattinata tra richiami storici e qualche piccolo assaggio della natura lucana, si potrà pensare di provare le prelibatezze locali cucinate con cura e attenzione alla tradizione presso le varie trattorie della città, luoghi storici per il palato lucano e ricarica per i visitatori, per poi ripartire alla scoperta del lato verde e più ludico della città e dei suoi più prossimi dintorni.

  • Dall’Oasi WWF del Pantano di Pignola ai boschi di Rifreddo e Sellata

A pochi chilometri dal perimetro urbano, la natura la fa da padrone. La splendida oasi naturale che nasce attorno al lago Pantano di Pignola ammalierà con la ricchezza della flora e della fauna che la abitano. Distese verdi si spiegano ai piedi delle alte montagne dell’Appennino lucano spingendosi fino ai bordi dell’oasi e creando un’area attraversata da sentieri solitamente frequentati dagli amanti del trekking, della mountain bike e delle passeggiate a cavallo.

Continuando a salire di quota ci si inoltra nei boschi di Rifreddo e Sellata, in cui aree pic-nic e possibilità di fare outdoor sia in inverno (grazie alla presenza di impianti sciistici) che in estate, rendono la zona adatta a turisti di tutte le età.