Potenza, il patrimonio culturale
Il patrimonio culturale di Potenza consiste in tanti i luoghi della città in grado di catturare l’attenzione del più curioso visitatore, gran parte dei quali si concentrano tra il centro storico e i quartieri periferici della città.
Nel patrimonio culturale di Potenza rientrano antichi accessi e torri medievali, storiche scale, in pietra o meccanizzate, palazzi signorili e autentiche piazzette, vicoli stretti e stradine lastricate. E poi musei e gallerie d’arte, antiche ville e moderni centri culturali.
Il patrimonio culturale di Potenza è tutto questo, luogo di cultura e continua scoperta in ogni suo angolo e quartiere: dal Museo Archeologico Nazionale “Dinu Adamesteanu”, allestito nello storico Palazzo Loffredo, al Teatro Francesco Stabile, nella centrale piazza Mario Pagano, fino al Conservatorio di musica intitolato al madrigalista rinascimentale venosino, Carlo Gesualdo di Venosa al ponte Musmeci, costruzione contemporanea che fa da crocevia tra i diversi punti di accesso alla città.
L’archeologia lucana e le forme d’arte ad essa connesse trovano collocazione in numerosi musei e siti disseminati tra il centro e la periferia della città.
Custodiscono le antiche vestigia storiche e artistiche della Basilicata attraverso l’esposizione delle importanti scoperte e degli approfonditi studi relativi all’archeologia lucana in generale. Sono il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata dedicato a “Dinu Adamestenu”, fondatore dell’archeologia lucana, con sede nello storico Palazzo Loffredo, nel centro storico di Potenza, e il Museo Archeologico Provinciale, situato nel rione Santa Maria, uno dei più antichi del Capoluogo.
Di impareggiabile valore e impatto è anche la cosiddetta Villa Romana di Malvaccaro che sorge in piena città e conserva pregevoli segni e simboli di un tempo lontano, ma indimenticabile.