Potenza, i palazzi signorili
I palazzi storici di Potenza sono numerosi e portano per lo più il nome delle famiglie che hanno dato lustro alla storia e alla cultura della città di Potenza.
Molti degli storici edifici che affacciano su via Pretoria o sugli angoli interni del centro storico, raggiungibili attraverso i caratteristici violetti, custodiscono luoghi di cultura e uffici o sono ancora abitati dagli eredi delle famiglie che li hanno fondati.
Tra i palazzi storici di Potenza, ecco Palazzo Loffredo (XV-XVI sec.), chiuso tra piazza Pignatari, largo Isabella e largo Duomo, è sede del Museo archeologico Nazionale “Dinu Adamesteanu” e della Galleria Civica, cui a sua volta sono annessi i locali della Cappella dei Celestini. Nel Palazzo Vescovile, situato il largo Duomo accanto alla Cattedrale di San Gerardo, è allestito il Museo Diocesano di Potenza.
Ancora abitato è poi Palazzo Pignatari (XVI sec.), proprio di fronte a Palazzo Loffredo, sull’omonima piazza. In origine con la funzione di cavallerizza dei conti de Guevara di Potenza, prima di essere ereditato dai Pignatari (1800) è stato acquisito da diverse famiglie, i conti Loffredo (1604) gli Addone, i Ciccotti. Il portale in conci di pietra a bugne immette su un bel cortile interno.
Abitato è anche Palazzo Scafarelli (XVIII sec.), che sorge proprio accanto a porta San Gerardo, e sul cui portale a doppio arco a tutto sesto è ancora evidente lo stemma di una delle più agiate famiglie potentine. Davvero bello è Palazzo Bonifacio, acquistato nell’800 dall’omonima famiglia. Si trova nei pressi del vecchio castello, oggi noto come Torre Guevara, e conserva la struttura severa tipica dei palazzi seicenteschi.
Il Palazzo di Città, sede degli uffici comunali, sorge in Piazza Matteotti. Più volte ricostruito in seguito ai danni provocati dai continui terremoti che hanno colpito Potenza, il palazzo esisteva già in epoca angioina. La facciata, modulata in tre fasce sovrapposte, è quella originaria e risale al 1882.
Imponente ed elegante, il Palazzo del Governo affaccia su piazza Mario Pagano ed è sede della Prefettura e della Provincia di Potenza. Dopo il 1860, avendo ospitato il primo prefetto della Provincia di Basilicata, l’edificio viene denominato palazzo delle Prefettura. Il portale di ingresso si apre su un prospetto a bugne e la facciata è scandita da lesene con capitello corinzio. D’impatto è il timpano con l’orologio che completa il decoro della facciata. Al suo interno il palazzo custodisce una preziosa collezione di opere d’arte, mobili e complementi d’arredo (XVIII-XX secolo), mentre quadri di artisti meridionali impreziosiscono le sale e gli ambienti di rappresentanza espongono reperti archeologici di proprietà del Museo provinciale di Potenza.