Marsico Nuovo è un bel comune che sorge ai piedi del monte Volturino e incanta il suo visitatore per la posizione panoramica, aggrappato com’è a una rupe da cui lo sguardo spazia sull’alta valle dell’Agri, una delle più pittoresche e affascinanti dell’intera Basilicata.
Raggiungerne il centro storico medioevale consente di ammirarne le imponenti architetture, i portali che decorano affascinanti palazzi nobiliari, vicoletti e gradinate che si rincorrono, antiche chiese davvero interessanti.
Lo splendido paesaggio non si lascia ammirare solo per le bellezze che lo rivestono, e che cambiano profilo e colori a seconda delle stagioni, ma anche per la possibilità di poterlo vivere praticando attività e sport all’aria aperta, da quelli invernali, per la vicinanza delle piste sciistiche, alle escursioni, al trekking a piedi e a cavallo.
La vicinanza del Parco Archeologico di Grumentum e del Museo Nazionale rendono, inoltre, Marsico Nuovo una meta di interesse culturale.
Che il territorio di Marsico Nuovo abbia subito una frequentazione già in epoca preromana, lo lasciano intendere alcuni rinvenimenti in seguito a diversi scavi archeologici.
Uno degli abitati, denominato Abellinum Marsicum, probabilmente ha interessato la parte alta della collina della Civita, menzionato anche da Plinio e databile tra il V ed il IV secolo a.C..
Il centro lucano assume una importanza strategica l’arrivo dei Longobardi e durannte le lotte le li hanno impegnati contro Bizantini e Saraceni, mentre con i Normanni diviene capoluogo amministrativo di un territorio compreso su tutto il Vallo di Diano e il basso Cilento. Diverse figure si succedono nella dominazione sul feudo che Roberto il Guiscardo affida a Rinaldo Malaconvenienza, ma nel corso dei tempi sarà la volta degli Altavilla, poi dei Guarna, quindi, nel XIII secolo dei Sanseverino.
Nel 1638 la città viene acquistata dalla famiglia Pignatelli, fino all’abrogazione della feudalità.
Marsico Nuovo è un pese che non può non essere visitato, per la ricchezza artistica e le costruzioni di pregio che ha saputo conservare e risalenti al periodo medioevale.
Chi lo raggiunge ne individua subito i due affascinanti volti, quello più antico, denominato Civita, e l’altro più moderno, collocato in basso, lungo le colline Portello e Casale. Il centro storico è un insieme di vicoli e gradinate che si incrociano tra i pregevoli palazzi nobiliari.
Tra le più maestose costruzioni della valle dell’Agri, incantevole è il Palazzo Pignatelli (sec. XVI), sede del Municipio, con il bel pozzo del 1572 situato nel cortile interno, ma da non perdere è anche la maestosa mole del settecentesco Palazzo Navarra, dallo stile elegante che caratterizza soprattutto il maestoso portale.
In paese si può visitare anche il Museo di Arte Sacra di Marsico Nuovo allestito all’interno della chiesa di San Michele Arcangelo.
Nei sapori di Marsico Nuovo c’è tutta la tradizione e la genuinità di un tempo per i prodotti tipici locali e il desiderio di esaltarne il gusto anche attraverso ricette innovatiche che non ne alterino però l’originale essenza.
Sicuramente da non perdere è la “cuccia”, preparata con grano, mais, lenticchie, fagioli, e insaporita da carne di maiale. Tra i primi non si può rinunciare alla prelibatezza dei “fusidd cu a muddica”, fusilli fatti in casa e conditi con mollica di pane fritta, oppure gli squisiti “triidd e fasul”, cavatelli sempre preparati a mano e impreziositi dal sapore inconfondibile dei fagioli cotti nella “pignata” rigorosamente al camino.
Poi c’è la “rafanata”, una sorta di frittata a base di rafano grattugiato e cotto a legna in foglie di cavolo. Tra i dolci è d’obbligo provare il “pan mnisc’c”, mosto d’uva cotto con farina di semola, pinoli, noci e aromi vari.
Nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, Marsico Nuovo offre un colpo d’occhio su un meraviglioso paesaggio.
Uno splendido affresco dai colori intensi, la Val D’Agri, in cui ricadono borghi ricchi di storia e cultura, valori sacri e una natura cangiante fatta di dolci colline, fertili pianure, campi e boschi dalle tonalità intense. Uno dei contesti ambientali irrinunciali è rappresentato dal complesso naturalistico.
In particolare, nel territorio di Marsico Nuovo, si espande la località Fontana delle Brecce-Piana del Lago attraversato da pregevoli boschi di faggio e cerro in un suolo ricco di sorgenti e torrenti a carattere stagionale. Piana del Lago, inoltre, è un pianoro che sorge alle pendici del Monte Lama in cui insiste un invaso di acqua alimentato da sorgenti locali e fossi di scolo a carattere torrentizio.
Non ci si può congedare dal bel borgo di Marsico Nuovo senza aver fatto visita ai suoi bei edifici sacri, scrigni di tesori e opere di particolare valore e bellezza.
Per la sua imponente struttura la cattedrale di San Giorgio, risalente al 1131, spicca tra gli altri tempi con il suo portale cinquecentesco in pietra e il timpano che poggia su un architrave decorato con triglifi. Nella parte superiore della facciata si nota subito la settecentesca statua in pietra della Madonna con gli angeli.
La spettacolare scenografia offerta dalla cattedrale si può ammirare dalla chiesa della Madonna del Carmine, risalente al periodo tra il XIII e il XIV secolo. Dal suggestivo cortile antistante si scorge la parte alta e antica del paese arroccata sull’altura della Civita. Antica abbazia benedettina, la chiesa di San Gianuario, presenta una interessante porta in bronzo dell’artista lucano, Antonio Masini di Potenza, con scene di vita del Patrono di Marsico Nuovo, San Gianuario, del quale all’interno sono conservate le reliquie.
Proprio di fronte si trova la chiesa di San Michele Arcangelo dallo splendido portale gotico, datato tra il XII e XIII secolo dichiarato monumento nazionale e opera del maestro Melchiorre da Montalbano. All’interno si può apprezzare un settecentesco dipinto su legno, raffigurante l’Arcangelo Michele, di ottima fattura, mentre lasciano senza fiato i resti degli affreschi medioevali dell’ex zona absidale.
Sul letto del fiume Agri, nella contrada Santa Maria, è il caso di far visita anche il santuario cinquecentesco di Santa Maria di Costantinopoli, con il portale decorato e, all’interno, l’affresco dell’incoronazione della Vergine fra angeli e santi.
Marsico Nuovo è la meta prescelta da quanti non sanno rinunciare al divertimento degli sport invernali.
Lo splendido complesso naturalistico Fontana delle Brecce-Piana del Lago, all’interno dell’altrettanto spettacolare Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, comprende un circuito ad anello ideale durante la stagione invernale per lo sci di fondo e il nordic walking.
Ma non molto distanti sono anche le piste da sci di Sellata, Monte Viggiano e Monte Volturino.
Non c’è attività all’aria aperta che non si possa praticare nel territorio di Marsico Nuovo, basta raggiungere le location vocate ciascuna ad uno sport e lasciarsi andare al divertimento.
Attraversato da magici sentieri non si può perdere il bel complesso naturalistico Fontana delle Brecce-Piana del Lago nel quale si possono praticare attività di ogni tipo: dall’escursionismo, al cicloturismo, fino all’ippoturismo, ma anche all’animal Houlding e al Birdwatching.
Dal rifugio Fontana delle Brecce si snoda inoltre un sentiero immerso nel verde tra lussureggianti faggi e cristalline fontane che si estendono fino a un ponte in legno che conduce fino alla Piana del Lago. Gli amanti delle emozioni forti, poi, possono avere la certezza di viverle in pieno, affrontando escursioni naturalistiche nei boschi di Pietra Maura, nel comune di Marsico Nuovo, vivendo l’esperienza dell’arrampicata sulle note “falesie” lucane”, consistenti in una roccia prevalentemente calcarea immersa in una natura selvaggia incontaminata, per arrampicate sportive entusiasmanti, grazie alla presenza di pareti verticali, di piccola e media difficoltà.
A breva distanza da Marsico Nuovo si trova il Museo Archeologico, che illustra la storia della città romana e dell’Alta Val d’Agri, e la vicina area archeologica che guidano il visitatore in un’epoca lontana e ricca di fascino.
Negli ultimi anni l’offerta culturale si è arricchita con l’esposizione dei nuovi materiali provenienti dalle campagne di scavo legate ai lavori di estrazione petrolifera e da quelle relative alle concessioni di scavo nell’area urbana di Grumentum (Terme Imperiali e Foro).
All’ingresso si può ammirare una mostra temporanea che espone i risultati delle campagne di scavo condotte dal 2006 nel sito di Barricelle di Marsicovetere, che ha restituito i resti della villa romana appartenuta all’importante famiglia dei Bruttii Praesentes.
Nei pressi del museo si può visitare quello che è considerato il più importante sito romano in Basilicata. Le campagne di scavo condotte nell’area archeologica di Grumentum, definita la “Piccola Pompei” lucana, hanno riportato alla luce il teatro, il foro, le terme repubblicane e imperiali, l’anfiteatro, gli edifici pubblici e religiosi, ma anche alcune abitazioni private e la pavimentazione lastricata di un decumano.