Arroccato su costoni di roccia, in qualunque punto ci si disponga, Marsicovetere rapisce inevitabilmente il visitatore per i suoi panorami intatti che toccano l’anima.
Il suo centro storico, con una storia di duemila anni, è uno dei più caratteristici della Basilicata, con l’aspetto in parte medioevale, strade in pietra e archi, ma anche maestose costruzioni costruzioni posteriori al Quattrocento. Da qui, dal suo borgo antico si gode una grande panoramicità con una vista che abbraccia la media e l’alta Val d’Agri.
Lo sguardo si sofferma sul monte Volturino, da una parte, sulla valle dell’Agri e sui monti della Maddalena fino ai monti di Lagonegro e del Sirino, dall’altra. Così ci si ritrova immersi in atmosfere di rara bellezza da vivere e condividere tra passeggiate, performance sulla neve, visite al patrimonio artistico, storico e culturale che il paese preserva tra chiese, palazzi storici e architetture di forte interesse, come la torre dell’antico castello medioevale.
Le antiche origini di Marsicovetere sono testimoniate dai resti di un’antica “civitas”, indicata come “Vestina”, dallo storico romano Strabone, poi distrutta dai romani nel VII secolo.
Questo episodio costringe i profughi a trovare rifugio proprio dove oggi sorge Marsicovetere, il cui nome, però, deriverebbe dai Marsi, un’altra etnia insediatasi nel territorio.
Nel corso dei tempi Marsicovetere è stato feudo di varie casate, appartenendo ai Caracciolo, i quali, dopo una breve parentesi dei De Palma, lo hanno governato fino al 1777, assicurando al paese un non indifferente sviluppo.
Un evento storico particolarmente devavastante per Marsicovetere è stato il terremoto del 1857, segnandone l’inizio della crisi fino agli ani ’50, quando il paese comincia a rialzarsi con lo sviluppo della frazione di Pedali, oggi denominata Villa d’Agri, che attualmente rappresenta il cuore pulsante dell’intera Val d’Agri.
La bellezza del panorama di Marsicovetere, complice la maestosità della montagna che sorge alle sue spalle, quasi a protezione del suo accogliente centro storico, fanno del paese una dolce meta cui è impensabile rinunciare.
Peculiarità del suo borgo sono le sue case in pietra, la miriade di piccole strade, scale e ripide salite che che hanno mantenuto intatto il tessuto medioevale. Nel rione Castello, che occupa la parte più alta del paese, sono ancora visibili la singolare torre dell’antico maniero, le due porte d’accesso alla fortezza, e un antico mulino a vento. Non molto distante sorge il rione Pianitello, dove si può ammirare la torretta dell’antica chiesa di Santa Maria della Neve.
Tanti sono poi gli edifici signorili, tra i quali spiccano Palazzo Piccininni, un tempo residenza dei Caracciolo, dal portale litico con blasone e con il loggiato, il palazzo Tranchitella e i palazzi Ziella e Pascale impreziositi da portali in pietra locale, opera di scalpellini marsicovetresi. ma anche Tra le costruzioni d’epoca moderna del centro storico si annoverano i palazzi Piccininni, un tempo residenza dei Caracciolo, e Tranchitella su corso Garibaldi, i palazzi Ziella e Rossi su corso Vittorio Emanuele II e Palazzo Pascale su via Roma.
Di rilevante interesse è poi l’antica residenza di campagna dei Principi Caracciolo, una massiccia costruzione con un cortile interno che sovrasta Villa d’Agri.
I sapori, a Marsicovetere, profumano di genuinità. Oltre alla pasta fatta in casa, come i cavatelli e gli strascinati, per citarne alcuni, conditi con sughi o rafano grattugiato, sedendo alle tavole del paese si possono degustare piatti che lasciano un ricordo indelebile.
Tra i prodotti tipici particolarmente apprezzati sono i salumi, in particolare il prosciutto crudo lavorato secondo i metodi della tradizione artigianale, peraltro protagonista di una sagra organizzata ormai da trent’anni, come per il tartufo, uno dei “tesoro” della Val D’Agri e, in particolare, della montagna del Volturino.
Oltre al pregiato “scorzone” se ne possono assaggiare numerosi altri tipi come il “tartufo bianco”. Entrambi i prodotti sono preziosi ingredienti di piatti cucinati a Marsicovetere esaltati dall’ottimo “Terre dell’alta Val D’Agri Doc” insieme ad altri ai vini lucani.
Come fosse un prezioso scudo, il monte Volturino domina l’intero paese di Marsicovetere il cui territorio ricade all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese.
Marsicovetere è davvero una meta ideale per tutte la stagioni, paradiso dello sci in inverno, perfetta location per vacanze attive in estate dal momento che consente la pratica di attività a tutta natura.
Faggi, castagni, cerri, aceri e carpini caratterizzano i versanti del monte Volturino, la terza tra le vette più alte del Parco Nazionale Appennino Lucano, popolato da rare specie animali, dalla lontra, al lupo al gatto selvatico, ma durante le varie escursioni possibili nei boschi è facile avvistare anche ricci, volpi, scoiattoli e cinghiali, mentre tra i volatili si distingue il nibbio reale.
Insistendo proprio nel cuore della Val D’Agri, poi, Marsicovetere gode di tutte le preziose ricchezze ambientali e naturalistiche che compongono quella che è considerata una delle più belle aree della Basilicata, per i colori intensi, i caratteristici borghi che in essa ricadono, custodi di storia, cultura e tradizioni sacre. Soprattutto, però, a rimanere impressa nella memoria è la natura rigogliosa e cangiante della Val D’Agri fatta di dolci colline, fertili pianure, campi e boschi dalle tonalità intense.
Scavalcando la cima su cui è adagiato il centro abitato, sorge la Fonte del Copone, una ricca sorgente di acqua oligominerale.
Una volta a Marsicovetere è inevitabile visitare alcuni edifici religiosi che ne compongono il prezioso patrimonio sacro.
In stile barocco napoletano, la chiesa madre è dedicata ai Santi Pietro e Paolo ed è custode di una trecentesca Madonna lignea, oltre ad una serie di tele settecentesche opera dei seguaci del Caravaggio. Tra le diverse statue presenti merita particolare attenzione quella della Madonna Assunta del Volturino (XVIII sec.), ritratta in atteggiamento di estasi, ogni anno ad agosto protagonista di una intensa processione.
Su Via Porta Maggiore si vede subito la chiesetta della Madonna della Neve risalente al 1830, mentre ai piedi del centro storico sorge il Convento di Santa Maria di Costantinopoli, edificato su commissione del Principe Ettore Caracciolo, con un impianto regolare quadrilatero e un chiostro centrale.
Al convento apparteneva il portale in pietra che decora la facciata della chiesa della Beata Vergine Addolorata, eretta tra il 1956 e il 1958. Sulla strada che collega Villa d’Agri a Marsicovetere è visibile inoltre il rudere del Convento di Santa Maria dell’Aspro.
A nord di Marsicovetere, verso Calvello, su uno sperone roccioso di particolare bellezza, circondato da lecci e faggi, svetta la cappella della Madonna del Saraceno.
Alle spalle del centro storico di Marsicovetere di erge maestoso il monte Volturino (1835 metri), una tra le vette più alte del Parco Nazionale Appennino Lucano, la terza per l’esattezza.
Il colosso, che domina l’intera Valle dell’Agri è meta ambita dagli sciatori per la presenza del comprensorio sciistico che, dotato di ogni comfort, è in grado di soddisfare tanto sciatori esperti che principianti o famiglie desiderose di trascorrere una vacanza in totale relax.
Riconosciuta come pista rossa dalla Fisi, e spesso scelta per gare invernali, la pista principale si snoda lungo le pendici della montagna in una cornice di boschi, ruscelli e sentieri e su di essa e comprende a sua volta una pista nera, per i più esperti, e un’altra adatta ai principianti. L’impianto di risalita è dotato di una seggiovia biposto e uno skilift. Nell’area sono compresi spazi liberi per slittini e bob.
Non mancano occasioni di svago in tutto il circondario di Marsicovetere che si rivela così una palestra en plein air per escursionisti esperti o semplici amanti di passeggiate nel verde.
Da non perdere sono gli itinerari che conducono fino alla cima del monte Volturino, la terza più alta del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Per raggiungere dunque il puno più elevato, si parte dalla sorgente Copone attraversando un fitto bosco di faggi secolari, ma anche prati e strade asfaltate.
Una volta sulla cima del monte si può godere di una straordinaria vista non solo sulla Valle dell’Agri, la vicina Montagna di Viggiano e il Santuario della Madonna Nera, Patrona della Basilicata, ma si riescono ad avvistare anche altri rilievi del territorio lucano come il Vulture, il Sirino e il Pollino.
Da provare è anche il percorso che conduce fino alla cappella della Madonna del Saraceno, a nord di Marsicovetere, verso Calvello, per un’esperienza indimenticabile tra natura e spiritualità.
Nella frazione “Barricelle” di Marsicovetere è stata rinvenuta la villa romana appartenuta alla famiglia lucana dei “Bruttii Praesentes”.
Fulcro della struttura è l’imponente peristilio a pianta rettangolare. La villa presenta diverse vocazioni, essendo infatti articolata in più vani. Nella “pars rustica” sono compresi i vani di alloggio e le aree di lavoro del personale di servizio, mentre la “pars fructuaria” è riservata agli impianti produttivi. Nella “pars urbana”, invece, sono collocati gli ambienti residenziali.