L’imponente masso roccioso che lo sovrasta sembra essere stato posizionato lì in sua protezione, oltre ad averne ispirato il nome: “Sasso”, completato poi da una parte della originaria denominazione “Petra Castalda” (pietra fortificata).

Sasso di Castalda è un grazioso borgo della provincia di Potenza caratterizzato da stradine strette e ripidi pendii tanto suggestivi da incuriosire chi li percorre a scoprirne altri.

Proprio camminando alla ricerca di angoli incantevoli e scorci di rara bellezza, oltre a scovare chiesette speculari rispetto alle belle case in pietra con balconi decorati da colorati e profumati fiori, tra i suoi intimi viottoli dove si scopre con sorpresa e quasi tenerezza la familiarità di un paese in cui tutto è rimasto fermo alle tradizioni e alla cordialità di un tempo.

Sasso  mostra le sue versatili facce in ogni stagione dell’anno, in primavera quando tutta la vegetazione è in fiore, in estate, con i campi di grano dorati, e in autunno, con i suoi colori caldi, quindi in inverno, quando un candido manto bianco si posa sui fianchi della pietra che lo domina e sul territorio circostante.

Non c’è dubbio che il comune di Sasso di Castalda fosse abitato fin dai tempi dei romani.

Alcuni rinvenimenti documentano l’attraversamento nel territorio “sassese” della nota Via Herculea, importante arteria stradale romana, che dall’antica Venosa, attraverso il Capoluogo di regione, Potenza, si dirigeva a Grumentum, oggi Grumento Nova, nel cuore della Val D’Agri.

In epoca normanna Sasso è stato feudo di Bernardo di Calvello, per appartenere, successivamente al periodo svevo, ai conti di Pietrafesa, quindi, nel periodo angioino, prima a Ugo di Bounemville, poi alla famiglia d’Anchy e poi a Bartolomeo di Capua.

Fino al 1830 Sasso di Castalda è stato feudo della famiglia Caracciolo e in seguito dei conti Gaetani d’Aragona.

Il borgo ha dato i natali al sacerdote, storico e scrittore Don Giuseppe De Luca (1898-1962).

Le casette in pietra di Sasso di Castalda sono esse stesse delle vere e proprie opere d’arte decorate da splendidi balconi fiorati e affiancate da vicoletti, spiando dai quali si scorgono meravigliose vedute sul paesaggio circostante.

Qui è nato il sacerdote ed intellettuale italiano Don Giuseppe De Luca, cui il piccolo paese ha voluto dedicate il Parco Letterario allestito nell’antico palazzo di famiglia, con la ricca biblioteca, composta da parte degli scritti dell’editore e scrittore, ma anche sede di numerosi eventi culturali al suo percorso intellettuale e al grande patrimonio storico delle aree circostanti.

Sono visibili, inoltre, i resti di quello che è comunemente chiamato “castello”, per quanto si tratti, in realtà, di una torre di avvistamento posta su un masso roccioso, che per tali caratteristiche non si prestava ad un uso abitativo.

A Sasso di Castalda la cultura è anche tradizione che rivive nel divertimento attraverso il primo gioco dell’oca a dimensioni d’uomo.

La manifestazione si tiene l’8 e il 9 agosto di ogni anno, con il “Palio del Faggio” e il “Palio di Sassolino”.

La cucina a Sasso di Castalda ha il sapore delle più antiche tradizioni, semplici e genuine.

Punti di forza e tripudio per il palato sono gli stuzzicanti formaggi e salumi. Il saporito e ottimo pecorino è una delle specialità prodotta dalle aziende agropastorali a conduzione familiare del posto grazie alla presenza di pascoli incontaminati.

Secondo lo stesso principio eccellenti sono anche gli insaccati, lasciati essiccare secondo una procedura naturale. Ma il vero piatto tipico del paese è la “Mnestra ‘mbastata”, minestra impastata, ricetta è antichissima a base di patate.

Circondato da boschi, attraversato da corsi d’acqua, e a picco sulla roccia viva, Sasso di Castalda è il piccolo borgo che qualunque amante dell’aria salubre vorrebbe scoprire.

Si sviluppa interamente nel territorio di Sasso di Castalda anche il cosiddetto “Sentiero Frassati”, uno dei tredici presenti in Italia, che grazie alla puntuale segnatura del percorso escursionistico di 22 chilometri consente di visitare interessanti siti storici, archeologici e naturalistici.

Sasso di Castalda è uno dei borghi ricadenti nella meravigliosa area verde protetta del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, il più giovane dei parchi nazionali italiani, caratterizzato da un’eccezionale biodiversità animale. Il parco comprende borghi di straordinaria bellezza e incantevoli scenari ambientali.

Tra le casette in pietra si scovano chiesette e cappelle di straordinaria suggestione artistica e spirituale, dove in qualunque momento ci si può fermare per ammirarne le intimi peculiarità.

Al centro del paese si trova la chiesa madre dell’immacolata Concezione, di fianco alla piazza. Risalente al XIX secolo, all’esterno è impreziosita dal suo particolare portale barocco mentre, all’interno, si notano i dipinti Madonna del Latte e anime purganti attribuiti al pittore seicentesco nato a Satriano di Lucania e noto come “Il Pietrafesa”. Non passa inosservato il busto di San Emidio.

Il piccolo ma caratteristico patrimonio edilizio di cui gode Sasso di Castalda è arricchito dalla chiesetta di Sant’Antonio, con una scultura datata agli inizio del ‘500 che riproduce il Santo tra Santa Caterina e Santa Filomena. Proseguendo per via Roma, si giunge nella parte vecchia del paese e seguendo alcuni vicoli si può visitare il “Borgo Manca” da dove si scorge la bella cappella della Madonna delle Grazie.

Dedicata al Patrono del paese, non va tralasciata la chiesa di San Rocco, edificata intorno al 1656, che si distingue per l’ottocentesco campanile dotato di tre campane, una più grande e le altre due più piccole.

Nel territorio di Sasso di Castalda insiste l’area sciistica di Monte Arioso, in uno scenario incontaminato, circondato da un panorama tra i più suggestivi e affascinanti della Basilicata.

L’area comprende 6 impianti di risalita, 3 sciovie e 3 tappeti, che consentono alle famiglie con bambini e ai principianti di fruire agevolmente degli spazi. Il collegamento sci ai piedi con la zona di Sellata è garantito dalla presenza della sciovia di collegamento Fosso Neviera, cosicché gli sportivi abbiano a loro disposizione 9 impianti per un totale di 7 km di piste.

Per chi vuole sfruttare ogni spazio del territorio dedicato agli sport invernali, a breve distanza si possono raggiungere le località sciistiche Volturino e Viggiano.

L’aria pura, il borgo in pietra, l’imponenza della roccia che lo sovrasta rendono Sasso di Castalda un contesto naturalistico unico.

Qui sviluppa il “sentiero Frassati”, lungo 22 chilometri, che offre agli amanti del trekking, ma anche della mountain bike, diverse opzioni di percorso. Seguendo la via delle chiese si svelano in tutta la loro spiritualità i luoghi di culto, mentre lungo la via del grano ci si addentra nell’Oasi del Cervo per ammirare i dolci esemplari di ungulati.

La via dei pastori conduce l’escursionista alle masserie attraverso piccoli tornanti, se si intraprende, invece, la via dell’aria ci si ritrova presso la sorgente Acqua Ceresola, per proseguire fino al magnifico bosco della Costara dotato di una comoda area picnic.

La via del Faggio di San Michele è un ambiente di sorprendente fascino per la presenza di maestosi e vecchi faggi, sotto i quali magari godere un piacevole fresco prima di riprendere il cammino.

Si può procede, quindi, alla volta degli ultimi due percorsi: la via dei boschi e la via delle nevi, votati all’escursionismo ma anche allo sci di fondo, dal momento che essi guidano alla cima del Monte Arioso e si incrociano con piste da sci e impianti di risalita.

Un percorso geonaturalistico, che parte dal centro storico di Sasso, guida alla scoperta delle peculiarità geologiche del comune lucano soddisfacendo le domande dei più curiosi escursionisti circa la formazione delle rocce e le trasformazioni cui sono andare incontro negli anni.