Il borgo medioevale di Calvello, circondato da alte montagne boscose, si raggiunge per strade tortuose e suggestive da Abriola, Marsico Vetere o Laurenzana. Situato a 730 metri di quota, è stato per secoli popolato da contadini e pastori, come dimostra la pecora che campeggia nello stemma comunale. La sua fama, in Basilicata e non solo, è legata anche alla produzione di ceramiche artistiche. Se il primo insediamento risale probabilmente ai Lucani, il nome Calvello (che potrebbe derivare dal latino caro et vellus, carne e lana) dimostra la presenza di Roma nel territorio. Ai piedi del borgo sorge la bianca e imponente Chiesa Madre del XV secolo che ospita quadri importanti come il Giovanni Battista giovane, l’Ultima cena e la Madonna di Costantinopoli, opera di scuola fiorentina del Cinquecento. La chiesa di Santa Maria del Piano (secolo XII) ha due portali romanici, dei notevoli affreschi e un coro ligneo dei primi dell’Ottocento, ed è affiancata da un bel chiostro. Cinque affreschi di Girolamo Todisco, datati 1616, accolgono chi visita la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Un elegante ponte medioevale scavalca il Rio La Terra. Il centro didattico Energia e Territorio ospita una mostra fotografica dedicata al petrolio. Le vette dei dintorni permettono molte piacevoli escursioni. Una pista ciclo-pedonale conduce alla località Autiero.