Tra le montagne e il mare, a portata di mano dall’Autostrada del Sole, Nemoli offre una piacevole sosta a chi vuole esplorare la Basilicata tirrenica, dalle spiagge di Maratea fino alle giogaie del Monte Sirino. I primi insediamenti nella zona risalgono al V secolo avanti Cristo, come testimoniano statuine di guerrieri e animali ritrovate nei pressi di una stipe votiva. Nel Medioevo l’abitato, che si chiamava Il Bosco, appartenne a Lauria e poi fu accorpata al territorio di Rivello. A metà del Seicento accolse un folto gruppo di valdesi, cacciati dal Piemonte provenienti dalla vicina Calabria. A farne un Comune indipendente fu la Repubblica Partenopea del 1799. Dal 1806, la costruzione della Strada delle Calabrie portò benessere e incremento demografico. Nella zona sorsero mulini e stabilimenti per la lavorazione del ferro e del rame. Nel centro del paese, reso caratteristico da strettoie e sopportici, si ammirano alcuni pregevoli portali e il loggiato, in stile napoletano, del settecentesco Palazzo Filizzola. La chiesa di Santa Maria delle Grazie, del XVII secolo, conserva una statua policroma della Madonna in stile bizantino (XIV secolo), un’acquasantiera del 1512 e un elegante rosone. A qualche chilometro dal paese il Lago Sirino, che si raggiunge dai caselli di Lagonegro e Lauria Nord della A3, off re un’oasi di frescura. Nella vicina chiesa si ammirano un rosone di scuola napoletana, un Cristo dei maestri artigiani di Ortisei e il gruppo ligneo della Santa Famiglia.