Un borgo armonioso, dalla posizione panoramica, che regala al visitatore viste mozzafiato: si presenta così Rivello a chi lo osserva per la prima volta.

Dalla sommità di un’altura, da una parte domina la valle del Noce, dall’altra lo sguardo spazia fino alle vette del monte Sirino, mentre le casette adagiate sui crinali dei colli Motta, Serra e Poggio, insieme a viuzze e scalinate, conferiscono al borgo una bellezza disarmante.

Oltre ai nobili palazzi, le architetture che si possono ammirare a Rivello sono soprattutto edifici sacri, oltre una ventina distribuiti nel solo centro storico, molte delle quali conservano elementi tipici dell’architettura bizantina con abside semicilindrica decorata da archetti pensili e coperta da tegole disposte a gradinata.

La storia

La posizione di Rivello è stata a lungo oggetto di contesa tra i longobardi e bizantini, popoli che hanno lasciato segni tangibili della loro presenza nel paese, evidenti soprattutto nelle architetture sacre.

Numerosi sono i reperti archeologici rinvenuti nel territorio, in particolare nella contrada detta “Città”, i quali fanno lascerebbero credere che Rivello derivi dall’antica Sirinos, città lucana esistente già nel periodo preromano.

Diverse famiglie si contendono il feudo di Rivello, dai Sanseverino, ai Ravaschiero ai Pinelli.

Nel XVIII secolo la città conosce un momento particolarmente fiorente, fino all’arrivo dei Francesi che coincide con una significativa fase di declinio, tamponata solo in seguito al Congresso di Vienna e alla restaurazione del regime Borbonico. Con la costituzione del Regno d’Italia, il fenomeno del brigantaggio e le scelte politiche del momento la popolazione di Rivello si vede costretta ad emigrare per cambiare e migliorare la propria vita, fenomeno inevitabile anche dopo la seconda guerra mondiale.

Il patrimonio culturale

Il centro storico di Rivello si raggiunge percorrendo un intricato intreccio di vicoletti e gradinate appese sotto stretti cunicoli.

Aggirandosi per i vari angoli del borgo ci si imbatte nel Palazzo Megale, le cui origini risalgono all’anno 1000 e la cui struttura comprende una cappella gentilizia esterna e una cappella interna dedicata alla Madonna del Rosario.

Il palazzo presenta elementi di arredo risalenti al primo novecento, e un particolare impatto si ha alzando lo sguardo verso lo splendido soffitto affrescato, con agli angoli quattro medaglioni dipinti raffiguranti le Arti Belle.

Solo nel centro storico sono concentrati ben 23 edifici sacri due dei quali definiscono i due distinti nuclei della città, eredità della contesa tra longobardi e bizantini della quale Rivello è stata a lungo oggetto. La parte alta si sviluppa lungo la chiesa madre di San Nicola (XI sec.), la parte bassa, invece, intorno alla chiesa di Santa Maria del Poggio.

Da non perdere la mostra permanente “Greci e indigeni tra Noce e Lao” allestita all’interno del bel convento di Sant’Antonio e dedicata a interessanti reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi condotti nella località Serra Città.

I sapori

La tradizione contadina è il filo conduttore della cucina rivellese composta di ingredienti poveri e genuini, che negli anni hanno ispirato anche ricette creative imperdibili.

Tra i piatti più diffusi predominano la pasta fatta in casa, dalle “laghenelle”, tagliatelle, ai “cavatiell’”, gnocchi, ma squisita è anche la cosiddetta polenta con i “termini”, pezzi di salsiccia. Molto diffusa è la preparazione di capretto o agnello alla brace, né mancano gli “ghiummariell’”, involtini di interiora di agnello o capretto. Ottimi anche il salame e la soppressata.

Natura e Parchi

I monti Sirino e Coccovello fanno da “corona” al panoramico comune di Rivello, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese.

Il borgo è considerato tra i più suggestivi e affascinanti della Basilicata, per la sua straordinaria posizione, nella valle del Noce, delimitato com’è dai boschi delle vette dell’Appennino lucano, popolati da una vasta fauna, e dal litorale tirrenico. Da Rivello è infatti facilmente raggiungibile la meravigliosa Maratea.

Non distante da qui sorgono anche il Lago Sirino e il fiume Noce.

Il patrimonio religioso

Un forte senso del sacro contraddistingue la comunità di Rivello come dimostra la presenza di numerose chiese, ben 23, nel solo centro storico.

Nella parte alta del borgo, sulla cima di una ripida scalinata, svetta la chiesa madre di San Nicola, dalla bellissima facciata con decorazioni tipiche dell’arte barocca napoletana e tre portali risalenti al 1744.

All’interno si possono ammirare altari settecenteschi e ornamenti in stucco, oltre a pregevoli tele come la Pentecoste di Francesco Oliva e l’Adorazione dei pastori di Salvatore Ferrari. Da non perdere è anche la cripta più antica della chiesa stessa, a tre navate. Non si possono non visitare la chiesa e il cinquecentesco convento di Sant’Antonio, nella parte più bassa del paese.

Edificato a partire dal 1512, il convento custodisce splendidi affreschi di Girolamo Todisco (XVI sec.), al quale sono attribuiti anche quelli che decorano il chiostro. Bellissima, inoltre, è l’Ultima Cena di Giovanni Todisco conservata nel refettorio. Nella chiesa del convento si possono ammirare pregevoli tele del XVI secolo e un interessante coro ligneo del XVII secolo.

Sempre nella parte bassa del paese, a strapiombo su una rupe, sorge la chiesa di Santa Maria del Poggio, che nel corso dei secoli ha subito diversi interventi. Essa ospita diversi dipinti come la Deposizione (1720) di Salvatore Ferrari e l’Ultima Cena (XVIII sec) di Luca Giordano.

Cinema

A Rivello sono state girate alcune scene del film storico “Passannante” (2011), diretto da Sergio Colabona e dedicato alla figura di Giovanni Passannante, l’anarchico originario di Savoia di Lucania che nel 1878 attenta alla vita di re Umberto I di Savoia, durante una sua visita a Napoli.

La pellicola, ambientata anche nei comuni di Satriano di Lucania e Matera, racconta la controversa vicenda della sepoltura di Giovanni Passannante, dal momento che la sua salma, anziché sepolta, viene sottoposta a studi criminologici ed esposta nel Museo Criminologico di Roma.

Località balneari

Le splendide spiagge di Maratea e l’imponente statua del Cristo Redentore, che domina il paesaggio dall’alto del monte San Biagio, non distano poi così tanto da Rivello.

Location irrinunciabile per chi ama rilassarsi al sole, immergersi in fondali marini profondi e limpidi per la pesca subacquea, ma anche per chi cerca riparo e relax in grotte marine o piccole insenature, con i suoi 32 chilometri di estensione la costa marateota assume un fascino particolare.

D’altronde è difficile resistere al fascino della rocciosa scogliera che si alterna a piccole spiagge delimitate dall’azzurro del mare e dal verde della macchia mediterranea, dando vita alle splendide località balneari di Acquafredda, Cersuta, Fiumicello e Castrocucco.

Grazioso e confortevole il porto di Maratea garantisce servizi e accoglienza ai natanti e nelle serate estive diventa una delle attrazioni del posto.

Outdoor

Il fascino di Rivello non è legato solo ai suoi monumenti, alle caratteristiche viuzze e stradine ma allo splendido contesto ambientale in cui si possono effettuare percorsi naturalistici alle falde del monte Sirino e del monte Coccovello.

Da non perdere  anche un’escursione presso il Lago Sirino e le sue chiare sorgenti che offrono l’occasione di incantevoli passeggiate in mezzo ad una natura incontaminata, o presso il Laghetto Rotale, luogo ideale per gli amanti della pesca sportiva e per quanti vogliano rilassarsi a contatto con la natura, ammirando le belle orchidee selvatiche che spuntano da queste parti. Non può mancare, infine, una passeggiata fino al fiume Noce.

www.comune.rivello.pz.it

www.maratea.info

www.portoturisticodimaratea.weebly.com