Questo delizioso paese di impronta medioevale sorge nel cuore dell’alta Val D’Agri, nei pressi del lago del Pertusillo, uno degli invasi artificiali più grandi della Basilicata, dove sorgeva l’antica città romana di Grumentum.
È uno dei paesi inclusi nella più giovane delle aree verdi protette italiane, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val D’agri – Lagonegrese e per la sua posizione gode di un’affascinante veduta panoramica sull’intera valle.
L’attuale centro di Grumento Nova si presenta come un intricato saliscendi di vicoletti, ma a pochi chilometri dal paese si possono ammirare i resti dell’antica colonia romana di Grumentum, tra l’area archeologica, e il relativo museo archeologico nazionale, una delle più importanti del sud Italia e anche per questo denominata “Piccola Pompei” della Basilicata.
I frequenti attacchi saraceni avvenuti tra l’878 e il 1031, costringono gli ultimi abitanti di Grumentum a cercare rifugio sul colle sovrastante la città, laddove già esisteva, dal IV secolo d.C., un piccolo insediamento intorno al tempio dedicato alla divinità egizia Serapide.
Il nuovo centro abitato, intorno alla metà dell’anno 1000, prende il nome di Saponara, divenendo feudo normanno.
Primo feudatario di Saponara è Roberto d’Altavilla, Conte di Montescaglioso, cui si deve la costruzione del castello e della cinta muraria, quindi è stata la volta dei Sanseverino, fino al 1853, che hanno regalato al paese, periodi di grande splendore e decadenza. In epoca risorgimentale Saponara partecipa ai moti liberali del 1820-21 e poi del 1848, ma anche all’attività mazziniana, fino ad essere interessata anche dal fenomeno del brigantaggio. Con decreto regio del 21 aprile 1863, il nome del comune viene trasformato in Saponara di Grumento e, il 3 novembre1932, in Grumento Nova.
Oltre al vicino Parco archeologico di Grumentum, considerato il più importante sito romano lucano, e il museo archeologico della Val D’Agri, il comune di Grumento Nova conserva altri luoghi che lo rendono una irrinunciabile meta.
Il suggestivo saliscendi dei vicoletti è una delle caratteristiche del centro storico attraversato da antichi palazzi, ma una delle attrattive è rappresentata anche dal castello normanno denominato “San Severino”, risalente all’undicesimo secolo e fatto restaurare nel Settecento dal principe di Bisignano e Conte di Saponara, Carlo Maria Sanseverino.
A questi di deve anche l’ampliamento della struttura che ha raggiunto la dimensione di circa 300 ambienti. Quasi distrutto dal violento terremoto del dicembre 1857, oggi è visibile un salone in cui si possono ammirare, dipinti in trentasei nicchie, angeli e putti del XVIII secolo.
Un pasto degno di essere ricordato, da queste parti, non deve escludere i rinomati vini locali, come il Grottino di Roccanova Igp e il Terre dell’Alta Val D’Agri Doc.
Tanto più che associati ai piatti tipici della tradizione contadina di Grumento Nova, come i “ferricelli” con mollica e noci, o la minestra di cavolo o quella di patate e fagioli. Molto diffusa in quest’area è poi la produzione di miele, mele e ciliegie.
Il comune di Grumento Nova, nel cuore della Val D’Agri, rientra nel pittoresco paesaggio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
In questa splendida area verde, oltre all’area archeologica di Grumentum, considerata il più importante sito romano della Basilicata, e il vicino museo archeologico dell’Alta Val D’Agri, sorge l’incantevole scenario del Bosco Maglie presso il quale ha sede il centro di educazione “Bosco dei Cigni”, un contesto ambientale incantato in cui si impongono alla vista alberi maestosi, e una varietà di flora e fauna da scoprire e ricordare.
Ma la Val D’Agri è anche un imperdibile concentrato di borghi dalle storie e peculiarità sorprendenti per cultura, valori sacri, natura. meritano di essere visitati anche Viggiano e Sant’Arcangelo. Entrambi sono il cuore sacro di questo spazio di Basilicata, rispettivamente per il culto della Madonna Nera, Patrona della regione, e per il Convento di Santa Maria Orsoleo, oggi sede di un museo scenografico che consente un viaggio spirituale nella Basilicata del passato e del presente.
Proprio nel territorio dei comuni di Grumento Nova, Spinoso, Sarconi e Montemurro sorge poi l’importante e affascinante Lago del Pertusillo, costeggiato dall’incontaminata ambientazione del Bosco Farnie. La Val D’Agri, però, si distingue anche per i sapori che si traducono in squisiti cibi come il Canestrato di Moliterno Igp, dal gusto deciso, e i Fagioli di Sarconi Igp, complici di piatti prelibati. Ciascuno di questi piatti può essere apprezzato al meglio se accompagnato dall’aroma del vino Igt Grottino di Roccanova e del Vino Terre dell’Alta Val d’Agri.
Un discreto numero di architetture sacre è presente sul territorio di Grumento Nova, nelle quali si possono ammirare diversi arredi e opere di interesse storico e culturale.
La chiesa madre di Sant’Antonio, è un luogo di forte suggestione per i cinquecenteschi affreschi, o tracce di essi e di buona fattura, emersi nel corso dei lavori di restauro seguiti al terremoto dell’80. Costruita agli inizi del XII secolo su un preesistente tempio pagano, la chiesa viene dedicata a Sant’Antonino, martire di Apamea. La facciata è in stile neoclassico e all’interno presenta un controsoffitto a cassettoni (XIX sec.) con nella volta del presbiterio un dipinto ottocentesco raffigurante l’Ultima cena.
Vale la pena visitare anche la chiesa del Rosario, in piazza Arciprete Caputi, per lo splendido paliotto ligneo di scuola napoletana sormontato da un altare policromo di artisti lucani.
Davvero suggestiva è poi la cappella di San Infantino costruita dai monaci basiliani intorno all’anno 1000, in cui si possono apprezzare gli affreschi raffiguranti i Santi Martiri Cosma e Damiano, mentre all’esterno è visibile una graziosa nicchia con l’immagine della Madonna su lamina di rame.
Archeologia, storia, e natura sono i tre fili conduttori di una vacanza nella Val D’Agri, soprattutto se si contempla come una delle tappe il comune di Grumento Nova.
Essendo uno dei comuni ricadenti del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, Grumento Nova offre al visitatore la motivazione di escursioni naturalistiche, visite guidate storico-archeologiche, mostre, eventi, convegni da coniugare ad attività come arrampicata, nordic walking e MTB. Questo avviene anche nello splendido scenario del Bosco Maglie di Grumento presso il quale ha sede il centro di educazione “Bosco dei Cigni”.
Ci si può spingere inoltre fino al Lago del Pertusillo, nel territorio dei comuni di Grumento Nova, Sarconi, Montemurro e Spinoso, un invaso artificiale a sbarramento del fiume Agri, location ideale per gli amanti del birdwatching, tra folaghe, germani reali e, nei tratti più isolati del lago, l’airone cenerino, ma alcuni punti del lago danno buone soddisfazioni agli appassionati di pesca sportiva.
Nonostante il notevole impatto ambientale, la diga ha comunque preservato la natura del parco su cui essa insiste circondata da fitti castagneti e faggeti attraverso cui i visitatori possono fare appassionanti passeggiate fino a raggiungere le sponde del lago. Non sono esclusi daIla possibilità di vivere questo splendido contesto ambientale i cultori della mountain bike che possono beneficare dei percorsi aperti nei borghi circostanti.
Se si prova a ricordare una delle scene del film “Basilicata coast to coast” girato interamente in Basilicata per la regia di Rocco Papaleo, l’attore lucano che ha così fatto un omaggio alla sua regione, non sarà difficile riconoscere che, al termine della festa organizzata in piazza, a Tramutola, la combriccola dei viandanti Papaleo, Gassmann, Gazzè, Briguglia si fermà a dormire in un fienile.
Quel fienile si trova nel bosco di Grumento Nova, un’oasi naturale meglio nota Oasi Bosco dei Cigni, un luogo incantevole che per una notte diventa uno dei set del film che ha svelato i luoghi più belli della Basilicata.
Il Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val D’Agri illustra la storia della città romana.
Negli ultimi anni l’offerta culturale si è arricchita con l’esposizione dei nuovi materiali provenienti dalle campagne di scavo legate ai lavori di estrazione petrolifera e da quelle relative alle concessioni di scavo nell’area urbana di Grumentum (Terme Imperiali e Foro). All’ingresso si può ammirare una mostra temporanea che espone i risultati delle campagne di scavo condotte dal 2006 nel sito di Barricelle di Marsicovetere, che ha restituito i resti della villa romana appartenuta all’importante famiglia dei Bruttii Praesentes.
Nei pressi del museo si può visitare quello che è considerato il più importante sito romano in Basilicata. Le campagne di scavo condotte nell’area archeologica di Grumentum, definita la “Piccola Pompei” lucana, hanno riportato alla luce il teatro, il foro, le terme repubblicane e imperiali, l’anfiteatro, gli edifici pubblici e religiosi, ma anche alcune abitazioni private e la pavimentazione lastricata di un decumano.
La suggestiva cornice del sito archeologico di Grumentum è una delle location prescelte per ospitare le performance del festival nazionale “Teatri di Pietra”.