Etnomuseo della Civiltà Arbereshe

Arte e cultura

L’Etnomuseo della Civiltà Arbëreshe sorge all’interno di un edificio nel centro storico di San Costantino Albanese. Al piano terra sono stati allestiti la biblioteca di cultura albanese, la mostra iconografica del maestro Josif Droboniku, autore delle icone che impreziosiscono la chiesa madre del paese, e il presepe arbëreshe. Al primo piano dell’Etnomuseo della Civiltà Arbëreshe, invece, è possibile visitare la collezione di oggetti della cultura materiale contadina, i preziosi costumi tradizionali arbëreshe e il telaio per la lavorazione e tessitura della ginestra. 

INFORMAZIONI

Via Demostene, 3
85030 San Costantino Albanese, Pz
Tel: 0973 91126


Museo della cultura Arbereshe

Arte e cultura

Il Museo della cultura Arbëreshe di San Paolo Albanese custodisce lo straordinario patrimonio di tradizioni delle comunità albanesi che vivono nel territorio del Parco nazionale del Pollino da oltre cinque secoli. Oggetti, immagini, racconti, canti e filmati esposti nel Museo della cultura Arbëreshe offrono ai visitatori un emozionante e imperdibile viaggio nella storia e nella cultura di queste comunità: dal ciclo di lavorazione della ginestra, agli oggetti di uso quotidiano, ai costumi, ai canti.


Percorso Museale Teana

Percorso Museale Teana

Arte e cultura

Il percorso museale di Teana (PZ) è open air, dedicato alle sculture monumentali di Marino di Teana e denominato SPKM_0.9.

Introduce il visitatore nel contesto culturale e paesaggistico di provenienza di Francesco Gaetano Marino, noto come Marino di Teana (Teana 1920,  Perigny-sur-Yerres 2012) e riconosciuto dalla critica internazionale come uno dei maggiori scultori di metallo del Novecento. L’itinerario del percorso museale di Teana si snoda attraverso le opere scultoree dell’artista alla scoperta del suo linguaggio teso a creare continuità tra scultura e architettura, forme e spazio.


PAMeC - Pinacoteca d'Arte Moderna e Contemporanea Bernalda/Metaponto

Arte e cultura

La pinacoteca di Bernalda e Metaponto, nota come PAMeC, è un’esposizione permanente che comprende oltre settanta opere d’arte contemporanea e moderna. Si possono ammirare dipinti, sculture, incisioni e fotografie.

Informazioni

Indirizzo: Piazza San Bernardino da Siena | 75012 Bernalda MT

E-mail: pamec@comune.bernalda.matera.it

Telefono: +39 0835 540 200

Apertura: sabato e domenica

Luglio e agosto: Aperto tutti i giorni


Museo del Lupo di Viggiano

Arte e cultura

Immersi nella suggestiva faggeta di Viggiano si può “incontrare” il lupo. Un museo ne custodisce esemplari imbalsamati insieme a quelli di altre specie animali che popolano l’habitat del territorio della Val d’Agri, come tassi, volpi e aquile. Il Museo, che è il primo dedicato a questo mammifero in Basilicata, offre anche testi tematici e materiale audiovisivo di approfondimento. 


Castello Tramontano di Matera

Arte e cultura

Il castello Tramontano di Matera, in stile aragonese, è costituito da un maschio centrale e da due torri laterali smerlate e dotate di feritoie.

Quasi come una sentinella che scruta e veglia sull’intero territorio, il castello Tramontano di Matera è situato su una collinetta che sovrasta il centro della città.

Il maniero prende il nome dal Conte Giancarlo Tramontano, originario della provincia di Napoli, di umili origini e acceso sostenitore degli aragonesi. Il suo rapporto con la popolazione non fu mai idilliaco al punto da essere assassinato dagli stessi cittadini. Dopo la sua uccisione, nel 1515 da parte di alcuni vassalli ribelli, i lavori del castello non vennero mai portati a termine come è evidente anche dalla sua attuale conformazione.

Proprio questa sua “incompletezza” rende il castello particolarmente suggestivo e location ideale per l’ambientazione di importanti eventi culturali e musicali.


Castello di Valsinni

Arte e cultura

Il castello di Valsinni, edificato presumibilmente su una preesistente fortificazione longobarda, nei primi dell’anno 1000, è uno dei manieri meglio conservati della regione.

“Suggestivo nell’architettura e imponente nella pienezza delle forme, classico nella fuga dei merli e delle feritoie”. Così Benedetto Croce definì il castello di Valsinni in “Vita di avventure, di fede e di passione, Isabella Morra e Diego Sandoval de Castro”, quando risalì l’aspra rupe, alla ricerca di tracce della poetessa petrarchista. Oggi monumento nazionale, il maniero dall’aspetto aragonese conserva al suo interno opere, documenti e scritti che testimoniano le vicende esistenziali di Isabella Morra, di cui sembrano risuonare ancora alcuni dei versi – pubblicati postumi – scritti durante l’angosciosa prigionia cui fu costretta prima della morte per mano dei fratelli.

«Torbido Siri, del mio mal superbo,/or ch’io sento da presso il fine amaro,/fa’ tu noto il mio duolo al padre caro,/se mai qui ‘l torna il suo destino acerbo» è una delle più struggenti strofe composte dalla giovane nel castello di Valsinni e rivolte al caro padre in esilio.


Castello di Monteserico a Genzano di Lucania

Arte e cultura

Il castello di Monteserico ha origine bizantina, ma la sua struttura è stata ampliata in età normanna dal re Ruggero II.

Oggi agli occhi del visitatore la fortezza di Genzano di Lucania appare nell’assetto conferito da Federico II di Svevia (1230) e valorizzato dai restauri che si sono susseguiti nel corso del secolo scorso.

Il castello di Monteserico di Genzano di Lucania ha una pianta trapezoidale con due alte torri angolari quadrate, mentre la muratura è rivestita di grosse bugne, le quali, in corrispondenza delle finestre e dei portali, hanno un valore decorativo davvero elevato. Non si può non soffermare l’attenzione sulle facciate, la bifora architravata – impreziosita da due lunette ogivali intagliate nell’architrave – e un rosone decorato a raggi e archetti di fattura araba.

Attraverso una scala, dal cortile del castello di Genzano di Lucania, impreziosito da bifore e trifore, si può accedere alla sala del trono quasi del tutto restaurata.


Castello Caracciolo di Brienza

Arte e cultura

Proprio nel castello Caracciolo trova il suo fulcro naturale il centro storico di Brienza, caratterizzato per il modello ad avvolgimento. A partire dal maniero si divincolano una miriade di case e casette aggrappate alla roccia scoscesa.

L’antica fortezza, di origine angioina, come si può evincere dal mastio cilindrico, che svetta dalla sua imponente mole, e dalla semitorre circolare proprio al centro della cinta muraria, è uno dei gioielli di Brienza. Del castello Caracciolo è subito evidente una scalinata in pietra, a cielo aperto, la quale conduce ad un terrazzo a terrapieno proprio davanti all’ingresso principale.

Secondo un’antica tradizione il castello di Brienza si compone di 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno. L’illuminazione serale conferisce al castello Caracciolo di Brienza un’atmosfera incantevole che non lascia indifferenti quanti osservano la fortezza.

In estate la fortezza si trasforma in una location unica, dalle magiche atmosfere.


Museo Diocesano di Tricarico

Arte e cultura

Il museo diocesano di Tricarico sorge all’interno del Palazzo Vescovile, di impianto seicentesco. Qui è custodito l’archivio diocesano più antico dell’intera regione.

Il museo diocesano di Tricarico è articolato in cinque sezioni espositive che presentano il patrimonio storico-artistico e archeologico proveniente dalla cattedrale di Santa Maria Assunta e dall’ampio territorio diocesano, con un’area interamente dedicata a Mons. Raffaello Delle Nocche, vescovo della Diocesi di Tricarico dal 1922 al 1960.