Il Santuario di Santa Maria di Anglona

Arte e cultura

Il Santuario dedicato a Maria Santissima di Anglona è monumento nazionale dal 1931. Questo splendido tesoro sacro sorge al di fuori del centro abitato di Tursi, esattamente a est di esso, e dista circa undici chilometri dal paese.

Molto affascinante è il portale di matrice romanica che introduce all’interno della chiesa (XI-XII), sormontato da un arco in tufo al di sopra del quale si possono ammirare bassorilievi raffiguranti l’Agnello e i quattro simboli degli Evangelisti, mentre ai lati si distinguono gli apostoli Pietro e Paolo. All’interno la chiesa è a croce latina divisa in tre navate da pilastri che sorreggono, a destra, archi a tutto sesto, a sinistra, a sesto acuto. Pregevoli sono i dipinti che decorano le pareti interne rimandando ad episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, mentre sui pilastri sono raffigurati alcuni santi. La navata centrale, invece, è abbellita dall’intero ciclo della Genesi, databili all’XI secolo, mentre sui pilastri sono riconoscibili alcune figure di santi che rimandano al XV secolo.

Il pellegrinaggio in onore di Santa Maria di Anglona è uno dei riti mariani più sentiti dal popolo lucano.

Approfondisci il culto di Santa Maria di Anglona


Museo dell’olio di Colobraro

Arte e cultura

Il museo dell’olio di Colobraro, risale alla fine dell’800, e sorge all’interno di un antico  frantoio appartenente alla famiglia Gialdino.

Di tipo tradizionale e discontinuo con un sistema di estrazione a pressione, il museo dell’olio consta di una serie di macchinari che costituiscono preziose testimonianze di un mondo agricolo in estinzione: la molazza a tre macine in pietra, il torchio a vite e la pressa idraulica (entrambi con fiscoli), ziri, giare, strumenti di peso e di misura, vari utensili e suppellettili.

Nel museo dell’olio propone varie attività: visite guidate museali, degustazione di prodotti tipici lucani, visite e laboratori didattici da parte delle scuole, vendita di olio evo e assaggi di olio in purezza accompagnati da una lezione sulle proprietà organolettiche dell’olio extra vergine di oliva.

Le attività proposte hanno quindi l’obiettivo di promuovere la corretta cultura dell’olio extra vergine di oliva  trasmettendo il concetto di “qualità” nelle tecniche agronomiche e nei tempi di raccolta, così come nelle tecnologie di estrazione e di conservazione.

 

Per prenotare una visita al museo dell’olio, basta telefonare al numero 339/5419966.

Referente: Dott.ssa Giusi D’Oronzio iscritta all’Elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini.

Email museodelloliocolobraro@gmail.com

Indirizzo: Via Firenze sns Colobraro Matera

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Riti e Tradizioni in Basilicata

Tradizioni come i riti arborei, che celebrano la rigenerazione della natura e la fecondità, così come i carnevali antropologici e antropomorfi, che rinviano al profondo legame tra uomo e natura, fanno della Basilicata una regione unica, dove il rapporto con l’ambiente naturale da sempre caratterizza la vita dell’uomo.

Approfondisci su “Miti e Riti di Basilicata”.

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La Pinacoteca Civica “Michele Antonio Saverio Cancro” di Sant’Angelo le Fratte

Arte e cultura

La pinacoteca civica di Sant’Angelo Le Fratte è intitolata a “Michele Antonio Saverio Cancro”, con sede in una antica dimora storica nel complesso municipale “Palazzo Galasso”.

Sapientemente ristrutturata, essa coniuga elementi della struttura architettonica originale, come l’arco in pietra situato nella sala centrale, ed elementi di modernità, come le sezioni in vetro della pavimentazione interna.

Inaugurata il 5 Agosto 2017, la pinacoteca civica di Sant’Angelo Le Fratte contiene 243 opere di Michele Antonio Saverio Cancro, donate dall’artista in segno di amore e di stima verso la cittadinanza del suo paese.

Michele Antonio Saverio Cancro nasce a Sant’Angelo le Fratte nel 1948 e inizia la sua attività artistica negli anni ’70, elaborando una serie di importanti proposte. Mostre personali lo hanno portato ad esporre anche a Parigi. Ha partecipato a diverse collettive e rassegne di rilevo nazionale, come l’edizione del “Premio Arte Mondadori” del 1984. Nel 2005 la sua opera “Siluri Umani” è stata premiata con la medaglia e la stelletta militare d’oro della Repubblica Italiana, quale vincitrice della terza edizione della mostra nazionale di arti figurative “Memorie Patrie”.

Le opere della pinacoteca civica di Sant’Angelo Le Fratte sono divise in tre sezioni principali: la prima contiene opere che riguardano alcuni episodi della natività di Gesù Cristo; la seconda contiene opere di arte moderna e contemporanea riguardante l’evoluzione pittorica ed artistica dell’autore; la terza contiene ritratti riguardanti profili ed atteggiamenti umani di soli santangiolesi.

Per informazioni si può contattare il Comune di Sant’Angelo le Fratte: +39 0975 386502.


MAM - Musei Aiello Moliterno

Arte e cultura

Il MAM, Musei Aiello Moliterno, ha sede a Moliterno ed è costituito da otto musei.

Il Museo Michele Tedesco e dell’Ottocento Lucano, ospitato all’interno delle stanze della Casa Domenico Aiello, è in gran parte dedicato alla figura di Michele Tedesco, artista considerato tra i maggiori esponenti della pittura lucana. Il museo ospita alcune delle sue opere più rappresentative, quali: Cari colombi, La morte del cardellino, Segreta attesa, Maternità, Il palazzo dello Sceicco. Sono inoltre custoditi diciotto suoi taccuini, disegni ed acquerelli. Lo spazio museale accoglie anche opere di Vincenzo Marinelli, Giacomo Di Chirico, Angelo Brando, Andrea Petroni e molti altri ancora.

Il Museo del Paesaggio, allestito nelle stanze di Palazzo Aiello 1786, è caratterizzato da travi in legno di castagno e pavimenti in cotto fatti a mano e raccoglie al suo interno opere d’arte di inestimabile valore che vanno dal ‘700 ai giorni nostri, dalla Scuola di Posillipo a una schiera di pittori del Grand Tour, dai romantici ai divisionisti.

Il Museo di Arte Contemporanea, situato nel quartiere Castello di Moliterno, ospita non solo le opere di artisti lucani, ma anche di artisti di levatura nazionale ed internazionale. Fra tutti spiccano i nomi di Marino Marini, Hans Hartung, Antoni Tàpies, Michelangelo Pistoletto. Al piano terra, invece, è ospitato lo Spazio Riccardo Dalisi, pioniere del design moderno, apprezzato a livello internazionale. Sono sue, infatti, le famose caffettiere umanizzate.

Il Museo del Novecento Lucano, ospitato nei primi due piani del Palazzo Aiello 1825, nel centro storico di Moliterno, risponde all’annoso compito di mettere insieme tutti gli esponenti dell’arte lucana, dai grandi nomi di Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Gaetano Pompa, Italo Squitieri, ecc. ai meno noti Cesare Colasuonno, Pasquale Virgilio, Giovanni Iacovino.

Il Museo della Ceramica, allestito anch’esso tra le mura del Palazzo Aiello 1825, dedica l’intero secondo piano dell’edificio alla Ceramica Vietrese del Novecento, mentre all’ultimo piano, caratterizzato dalla presenza di un imponente forno a due bocche, ospita esemplari di ceramica italiana ed europea.

Il Museo di Arte Moderna occupa le stanze di un palazzo in stile liberty e ospita oggetti di design, una collezione di radio, opere delle più significative esperienze pittoriche del ‘900, oltre che capolavori pittorici come l’opera simbolista La Venere delle nevi, I pensieri della sera di Berthold Klinghofer, la Maternità di Gaetano Previati, Donna lucana di Joseph Stella, numerose tele di Walter Pozzi e alcune grafiche di Picasso e Matisse.

Nei primi due piani della medesima palazzina in stile liberty, trova sede la Biblioteca Lucana Angela Aiello, che ospita una rara collezione di volumi e stampe interamente dedicate al Grand Tour e una raccolta di libri e stampe sulla Basilicata, dal ‘600 ai giorni nostri. Al secondo piano, in particolare, è possibile visitare la suggestiva sala delle Mappe (la più antica è del 1620) e quella dei Terremoti (eventi che sconvolsero le terre del Vulture nel 1851 e quelle della Val d’Agri nel 1857).

Il Palazzo Santa Croce, destinato alle esposizioni temporanee, è stato inaugurato a fine ottobre del 2023 con la mostra Tributo a Scotellaro, che ha visto l’esposizione di 30 artisti dell’Accademia Brera-Milano. Il Palazzo sorge nell’area ottocentesca di Moliterno, nei pressi della Biblioteca Lucana Angela Aiello.

 

Per contatti e prenotazioni, visite guidate o gruppi:

Condirettore Pasquale Dicillo 339 5725077
Email: info@aiellomusei.com
Sito internet: www.aiellomusei.com


MULA+ | Museo di Latronico

Arte e cultura

Una nuova realtà culturale nata recentemente, il MULA+ Museo di Latronico, composto dal Museo Civico Archeologico, Museo delle Arti dei Mestieri e della Civiltà Contadina, Museo del Termalismo e Biblioteca comunale.

Il Museo Civico Archeologico

si sviluppa in due piccole sale: la prima è dedicata alle Grotte di Latronico, importante sito preistorico abitato dalla fine del Mesolitico (VII-VI millennio a.C.) all’età del Bronzo (XIV secolo a.C.), in cui sono stati rinvenuti oggetti litici, utensili di osso e ceramiche. Il sito archeologico si trova a pochi metri dal Museo.

Nella seconda sala sono esposti alcuni corredi tombali, provenienti dalla necropoli enotria di Colle dei Greci (VII-V secolo a.C.), composti da ceramiche di produzione locale e di importazione.

Il Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civiltà Contadina

espone oltre 780 pezzi, collocati in due ambienti suddivisi in varie sezioni. Oltre agli attrezzi da lavoro tipici della civiltà contadina locale, e a oggetti d’uso domestico, il piccolo museo espone gli utensili da lavoro del falegname, del fabbro, del calzolaio, del maniscalco e dello stagnino e racconta, attraverso pannelli descrittivi, le varie fasi del ciclo del grano e dell’uva.

Il Museo del Termalismo

ha sede nei locali del vecchio stabilimento termale di Latronico, costruito nel 1928. Il museo è nato allo scopo di approfondire e diffondere le conoscenze intorno all’attività termale del territorio. Le terme, oltre a rivestire un’importante funzione terapeutica, sono state negli anni un significativo spazio di aggregazione e un elemento modificatore dei costumi sociali, tanto da rivestire una funzione di osservatorio sulle trasformazioni della vita sociale latronichese nel ’900.

La Biblioteca comunale

è dotata di circa 5000 titoli con una ricca sezione per l’infanzia. La biblioteca si pone non solo come luogo di consultazione e di prestito, ma anche come laboratorio permanente per diffondere l’amore per la lettura, promuovendola come esperienza di crescita e motore di idee.

Insieme, questi spazi museali sono diventati il MULA+ Museo di Latronico, un luogo che si pone come spazio aperto a incontri, eventi, scambi, spettacoli teatrali ecc., aperto a creare collaborazioni con le realtà associative, turistiche e sociali del territorio, regionali e non solo.

Il MULA+ racconta la storia di Latronico e della sua gente partendo dalla preistoria, quando gli uomini vivevano nelle Grotte di Calda e nel sito di Colle dei Greci, fino ai giorni nostri. Gli spazi del museo, anche se organizzati e allestiti per raccontare epoche e aspetti diversi della vita di Latronico e dei suoi abitanti, hanno una caratteristica in comune, che li rende interessanti, attuali e li inserisce in una dimensione allo stesso tempo locale e globale: il movimento, il viaggio, l’incontro.

L’idea di museo che abbiamo deciso di abbracciare è in linea con quella dei piccoli musei, vale a dire luoghi fortemente legati al territorio, alla loro storia, alla comunità che vi abita. In tal senso il MULA+ Museo di Latronico si presenta come spazio dinamico, aperto a mostre, laboratori, concerti, eventi culturali e piccoli spettacoli per un pubblico molto vasto: bambini, ragazzi, famiglie, anziani e il mondo della scuola.

Il MULA+ vuole essere dunque un museo fuori dagli schemi e lontano dall’idea di luogo chiuso e statico; al contrario, vuole aprirsi a incontri, contaminazioni, collaborazioni, alle persone e alle idee, un incubatore educativo e culturale dove tutti possano sentirsi accolti.

 

Perchè visitare il MULA+?

I piccoli musei, come quelli di Latronico, hanno un forte legame con il territorio e con la comunità locale. L’accoglienza è ciò che li caratterizza, anche per questa ragione riescono ad offrire esperienze uniche. Nei piccoli musei i contenuti sono importanti, ma lo sono ancora di più le persone.

Visitare il MULA+ significa, perciò, scoprire un luogo ricco di storia e cultura, aperto e dinamico, in grado di raccontare il passato ma sempre attuale; il MULA+ è pensato per permettere ai visitatori di trovare nessi fra passato e presente attraverso esperienze laboratoriali.

Vi invitiamo, perciò, a visitarlo di persona e a condividere con noi esperienze e momenti di crescita culturale personale e collettiva. Con la presente cogliamo anche l’occasione per informarvi che dal 10 dicembre 2016, il MULA+ ha dato inizio al suo ricco programma culturale: mostre, eventi, concerti, spettacoli teatrali, presentazione di libri e altro ancora.

Lo staff del MULA+ Museo di Latronico
Biblioteca Comunale di Latronico

 

Il MULA+ è aperto dal venerdì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00 e, negli stessi orari, anche nei giorni festivi.

contatti:

Tel e Fax: 0973/858420   Cellulare 340.67 86 865   339.79 80 173
Mail: info@ceasindra.it

Facebook: Museo di Latronico

 


“IN VIAGGIO IN BASILICATA”, il museo multimediale di San Mauro Forte

Arte e cultura

Il Museo Multimediale di  San Mauro Forte (Matera), denominato:  “In Viaggio In Basilicata”, è allestito presso il settecentesco Palazzo Arcieri Bitonti. Si propone di raccontare in modo innovativo e originale il territorio lucano, coniugando in maniera equilibrata gli echi del passato con i richiami dei moderni supporti tecnologici.

Lo spazio ricettivo del museo multimediale di San Mauro Forte si sviluppa tra i locali di servizio e la corte interna del palazzo, per una superficie totale di circa mq 300.

Il percorso di visita si sviluppa tra la vecchia stalla, il cui aspetto è tuttora quello di un tempo, e il locale attiguo alla stessa, in origine destinato probabilmente a una rimessa di carrozze. L’adiacente corte è sede di concerti, manifestazioni ed eventi culturali di vario genere.

All’interno del museo multimediale di San Mauro Forte, moderne installazioni rievocano in particolare le suggestioni vissute dallo scrittore Cesare Malpica durante il suo viaggio lucano effettuato nel 1847, da cui scaturì l’ispirazione per il volume “La Basilicata, Impressioni” e che lo condusse, tra le varie località visitate, anche a San Mauro Forte ospite del barone Francesco Arcieri.

Grazie a video proiettori di ultima generazione, a moderni schermi touchscreen e al supporto fotografico del lucano Francesco La Centra, il visitatore del muse multimediale di San Mauro Forte può dunque sperimentare un ritorno indietro nel tempo e intraprendere virtualmente il viaggio del Malpica.

Un viaggio virtuale che può tuttavia diventare reale: un modo alternativo per conoscere la Basilicata e i suoi percorsi tematici.

 

  

Museo Multimediale “In Viaggio In Basilicata”

www.inviaggioinbasilicata.it

Profilo Instagram: @museoinviaggioinbasilicata

Pagina Facebook: In Viaggio In Basilicata

Profilo Twitter: @viaggioinbasilicata

Canale YouTube: In Viaggio In Basilicata

 

Orari

Il museo è aperto tutto l’anno venerdì, sabato e domenica

Prenotazioni visite:

  1. +39 346 10 99 508

info@inviaggioinbasilicata.it


“Pepem Fabuleum” a Satriano di Lucania Basilicata

“Pepem Fabuleum” a Satriano di Lucania | Basilicata

Arte e cultura

Un museo del peperoncino, questo è “Pepe Fabuleam”, un’installazione permanente dedicata al mondo del peperoncino, realizzato nel centro storico di Satriano di Lucania, uno dei Borghi Autentici d’Italia. Il comune è considerato paese del peperoncino, ma anche dei murales.

A volere fortemente questo “straordinario, unico ed emozionante viaggio nel mondo del Peperoncino” è stata la Delegazione dell’Accademia del Peperoncino Lucano, il Comune di Satriano di Lucania e il Gal Csr Marmo Melandro. Pepem, il museo del peperoncino di Satriano, è una location unica che accoglie chiunque si senta ispirato e incuriosito dalla spezia del peperoncino e dal suo infinito universo.

L’allestimento nasce nel borgo antico di Satriano di Lucania, comune che ospita l’unica Delegazione Accademica regionale del peperoncino e racchiude i vari aspetti della spezia più diffusa ed utilizzata al mondo. Tanta tecnologia in questa nuova location multimediale, che dà vita a uno spazio full-immersion di grande suggestione. Guidati da uno “strano viaggiatore”, nel museo del peperoncino si percorre il mondo del peperoncino, appunto.

Un viaggio tra arte, cinema, musica, curiosità e simbolismi vari. Pepem si sviluppa su due livelli e due diverse ambientazioni, realizzate e progettate egregiamente dalla Bitmovies. Nel museo del peperoncino di Satriano di Lucania è presente una esposizione artistica di scatti fotografici di Donato Fusco, oltre ad installazioni di artigianato artistico satrianese, esposizione del peperoncino locale e anche un’area studio per approfondimenti e ricerche. Il secondo ambiente del museo del peperoncino di Satriano di Lucania ha una prevalenza tecnologica, con una immersione multimediale e proiezioni a dimensioni reali, con pannelli illustrativi ed effetti speciali.

Satriano di Lucania (PZ) – Via De Gregorio

Prenota la visita su FB – peperoncino delegazione accademica dell’appennino lucano


Castello di Venosa

Arte e cultura

Il castello di Venosa, costruito tra 1460 e 1470, sorge su una preesistente cattedrale romanica e oggi, imponente, domina il centro storico della città oraziana ospitando al suo interno il Museo Archeologico Nazionale.

Il nuovo fortilizio voluto dal duca Pirro del Balzo nasce come importante tassello di un nuovo progetto urbanizzazione e fortificazione intorno alla città oraziana.

Del castello di Venosa è possibile ammirare quattro torri cilindriche, che segnano gli angoli della pianta quadrangolare, un profondo fossato e un ampio cortile circondato da un loggiato rinascimentale.

Di qui si passa nella Biblioteca comunale e nei due saloni di rappresentanza, con volte dipinte da soggetti allegorici nel XVIII secolo, mentre dall’androne si accede al camminamento.

L’interno della galleria seminterrata del castello di Venosa in parte ospita il Museo Archeologico Nazionale che raccoglie la documentazione di  età romana, tardo antica e altomedioevale della città e del suo territorio.

www.comune.venosa.pz.it

Approfondisci la storia di Federico II e dei castelli del Vulture-Melfese

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Castello di Lagopesole

Arte e cultura

Il castello di Lagopesole è il luogo in cui Federico II, Imperatore di Svevia, amava rifugiarsi per dedicarsi all’arte venatoria, una delle sue passioni, ed è stato il luogo prediletto da Manfredi, figlio dello stesso “Stupor Mundi”.

L’affascinante maniero medioevale, adagiato com’è su una collinetta che sorge sui fiumi Ofanto e Bradano, in posizione dominante sul borgo di Lagopesole, si lascia ammirare nel suo massiccio blocco rettangolare articolato su due piani e caratterizzato da due cortili, uno maggiore e uno minore, e una torre contraddistinta da una muratura bugnata nella parte superiore, tipica dell’architettura sveva.

Il cortile maggiore del castello di Lagopesole rimanda all’ampliamento intrapreso da Federico II (1242) sui resti delle precedenti costruzioni normanno-sveve e angioine e comprende anche una vasta cisterna e una grande cappella. E proprio la cappella, in stile romanico, distingue questo lo splendido castello di Lagopesole dagli altri attribuiti a Federico II di Svevia, essendo l’unico esempio di luogo di culto rispetto a quelli dell’epoca imperiale.

Così come appare oggi, seppur restaurato negli anni novanta, il castello di Lagopesole conserva le modifiche volute dall’intervento di Carlo I d’Angiò. Nell’Ottocento, rifugio dei briganti capeggiati da Carmine Crocco, oggi il maniero è location prediletta per prestigiose iniziative culturali, in particolare “Il Mondo di Federico II”, che grazie ad un Museo Narrante e ad una multivisione dagli effetti scenici straordinari racconta la vita di corte al tempo dell’Imperatore Svevo.

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