Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco D'Assisi

Matera

La chiesa di San Francesco d’Assisi di Matera, imponente e prestigiosa, occupa una posizione che la rende davvero esclusiva, tanto da lasciare estasiato qualunque visitatore.

Non c’è sguardo che non resti catturato dalla chiesa di San Francesco d’Assisi di Matera (1200), che sorge su un’ampia zona di interesse archeologico, che si sviluppa al di sotto della piazza, dove sono custodite testimonianze di frequentazione in epoche preistoriche. Il fascino di questa splendida architettura accresce una volta consapevoli del fatto che sia stata edificata sull’antica chiesetta ipogea dei SS. Pietro e Paolo, cui si accede attraverso una botola dalla terza cappella sulla sinistra della chiesa di San Francesco. La facciata, risultato di un intervento settecentesco, è un buon esempio di architettura barocca. Suddivisa in due parti, quella inferiore oltre al portale presenta cinque finestre con elementi decorativi floreali, quella superiore una statua della Madonna posta sulla nicchia centrale. Sulle estremità del cornicione splendide sono le statue, a destra, di San Francesco, a sinistra, di Sant’Antonio di Padova. L’interno della chiesa di San Francesco D’Assisi, a navata unica con cappelle laterali, è abbellito da dipinti di artisti napoletani.


Enogastronomia a Matera

Matera

I piatti tipici materani provengono dalla tradizione culinaria e nel tempo sono stati impreziositi da professionisti del sapore. Caratterizzano la cucina di Matera in cui predominano i prodotti della terra. Un trionfo del gusto e dell’olfatto!

I piatti tipici materani conservano con orgoglio i tratti più antichi delle pietanze proposte grazie anche alla genuinità dei prodotti utilizzati e alla creatività di cuochi prestigiosi che, pur innovando le proprie ricette, non rinunciano alla tradizione. I primi piatti hanno una costante nella pasta a semola di grano duro preparata in casa e accompagnata da vari e prelibati ingredienti: dai croccanti peperoni cruschi di Senise (Igp) associati al cacio ricotta, ai legumi, quindi ai sughi decisi preparati con carne, funghi o peperoni.

Tra i piatti tipici materani non sono da meno formaggi e carni proposte in diverse varianti. Piatto tipico della cultura materana è anche la “Ciallèdd”, un tempo povero, oggi pasto ricercato e molto apprezzato, a base di pane raffermo condito con patate, cipolla, erbette della Murgia e rape. Da provare anche la “Crapiata”, pietanza a base di legumi locali.

Va da sé che non c’è pasto che si rispetti senza un buon vino, e sulle tavole materane non manca la scelta, dai rossi, con il Primitivo e l’Aglianico, ai bianchi con il Greco di Matera, la Malvasia e il Moscato.

Nessun piatto può essere però apprezzato come merita senza il gustoso Pane di Matera con il marchio Igp. Difficile resistere al profumo, al sapore e alla fragranza di questo prodotto a semola di grano duro proposto nelle forme a cornetto o a pane alto, che rimanda alla conformazione del paesaggio della Murgia materana. Vero simbolo gastronomico della città, spesso è ingrediente indispensabile anche nella preparazione di piatti tipici. Prodotto nei panifici locali, è possibile acquistarlo per portare via con sé un po’ del sapore di Matera.

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Palazzo Lanfranchi museo Matera

Musei e contenitori culturali

Matera

I musei di Matera si affiancano a numerosi contenitori culturali ricavati nei Sassi, gli antichi rioni in tufo Patrimonio dell’Umanità dal 1993. Capitale Europea della Cultura per il 2019, la città dei Sassi è ricca di musei e contenitori culturali.

I Musei di Matera disseminati lungo le principali strade della Città dei Sassi sono numerosi e diversi tra loro, custodi di archeologia, arte moderna e contemporanea, come il Museo Archeologico Nazione che porta il nome del suo fondatore, Domenico Ridola, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, con sede nel seicentesco Palazzo Lanfranchi, e, ancora, il Museo della Scultura Contemporanea, detto MUSMA, fino al Museo della civiltà contadina. Interessanti centri culturali sono poi la Casa di Ortega, Casa Noha e Casa Cava, in cui prendono vita prestigiosi eventi cultuali.

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Pane di Matera

Il Pane di Matera, una croccante sensazione

Il pane di Matera Igp si riconosce dalla morbidezza della mollica e dalla croccantezza della buccia, che lo rendono un prodotto irresistibile. Da provare non solo come “compagno” di gustosi antipasti, ma anche ingrediente esclusivo in ricette tradizionali spesso impreziosite da spunti di modernità.

Difficile resistere al profumo, al sapore e alla fragranza del pane di Matera Igp, prodotto a semola di grano duro, proposto nelle forme a cornetto o a pane alto, che rimanda alla conformazione del paesaggio della Murgia materana e arricchisce di sfumature le bontà della tavola locale.

Vero simbolo gastronomico della città, spesso il pane di Matera Igp è impiegato come ingrediente indispensabile anche nella preparazione di piatti tipici per impreziosirne le ricette, come la pasta di casa con la mollica fritta, in alternativa al formaggio, né mancano idee per arricchire secondi piatti a base di carne o verdure.

Chi visita Matera, non resta ammaliato solo dal suo fascino di Città Capitale della Cultura per il 2019, ma, frequentando i numerosi ristorantini ambientati nelle case in tufo degli antichi rioni, capita di assaggiare le infinite varietà dei prodotti da forno della tradizione materana. Diventa, dunque, difficile non raggiungere uno dei numerosi panifici locali, semplici da individuare perché a guidare è proprio l’intenso profumo del prodotto appena sfornato, per portarne via con sé qualche pezzo.

Il pane è senz’altro uno dei souvernir più apprezzabili, per conservare nel cuore, e nel palato, il “sapore” della Città dei Sassi.

 

www.comune.matera.it

 


MUSMA di Matera

Matera

Il Musma di Matera, noto come Museo della scultura contemporanea, racconta la storia della scultura italiana e internazionale, dalla fine del 1800 ad oggi.

Unico museo in grotta al mondo e principale spazio allestitivo italiano interamente dedicato alla scultura, l’originale Musma di Matera ha sede nello splendido Palazzo Pomarici, o Palazzo delle Cento Stanze (XVII sec.), che domina sul Sasso Caveoso. La collezione esposta unisce donazioni alla Fondazione Zétema di Matera, ente promotore, da parte di artisti, collezionisti, gallerie, critici d’arte.

Al piano inferiore del Musma di Matera le opere sono disposte in tre cortili, in sette grotte scavate nel tufo e nelle Sale della Caccia, mentre al piano superiore il percorso si snoda in dieci sale.

Questa predisposizione consente al visitatore di sperimentare una straordinaria integrazione tra gli ambienti secolari “cavati” dall’uomo e la scultura contemporanea.

www.musma.it


Origini di Matera

Outdoor a Matera

La natura come cornice e la passione per attività e divertimento all’aria aperta fanno del territorio materano una sorta di palestra a cielo aperto per l'outdoor.

Un allenamento per il corpo e per lo spirito. Nel territorio materano la natura può avere diverse declinazioni, tutte in grado di coinvolgere e animare ogni spazio verde, sfruttandone le peculiarità, con iniziative ad ampio respiro che spaziano da attività culturali, in senso più generale, ad altre più specifiche di ispirazione musicale e letteraria.

Dal trekking, alle passeggiate in completo relax, fino alle escursioni e alle visite guidate, tutto questo accade in occasione di eventi come Parco Murgia Festival, Naturarte: sui sentieri dei parchi della Basilicata o Gezziamoci a Matera. Tra il Parco della Murgia Materana e la Riserva Naturalistica Oasi San Giuliano, gli amanti dell’aria aperta hanno solo l’imbarazzo della scelta!

www.parcomurgia.it

www.basilicataextreme.it


Chiesa di San Domenico

Matera

La chiesa di San Domenico di Matera (1230), in Piazza Vittorio Veneto, è un altro tesoro sacro,  in stile romanico pugliese.

La struttura, di forte impatto per la sua imponenza, sorge nella zona detta “dei foggiali”, al di fuori dell’antico nucleo abitato della città, con l’annesso convento dei Padri Predicatori, oggi sede della Prefettura di Matera.

L’intero complesso della chiesa di San Domenico di Matera fu costruito nel 1230 su iniziativa del Beato Nicola da Giovinazzo ma, secondo le fonti storiche, i Domenicani arrivarono intorno al 1360, per stabilirsi definitivamente nel secolo successivo.

La facciata, in stile romanico pugliese, ha subito alcune modifiche nel corso del Seicento, quando fu realizzata l’attuale copertura a botte. Splendide le decorazioni con arcate cieche e lesene, incluse quelle che sovrastano il portale come il rosone duecentesco raffigurante la ruota della fortuna e, a sua volta, sormontato da una rappresentazione dell’Arcangelo Michele.


Chiesa San Giovanni Battista Matera

Chiesa di San Giovanni Battista

Matera

La chiesa di San Giovanni Battista di Matera è uno dei migliori esempi di romanico pugliese presenti in città, ma è anche una delle più belle chiese materane.

L’attuale e affascinante architettura interna, tipicamente medievale, si deve all’intervento dell’abate Marcello Morelli, che nei primi decenni del Novecento decise di rimuovere la copertura settecentesca.

La chiesa di San Giovanni Battista di Matera venne ultimata nel 1233, per accogliere le penitenti agostiniane di Accon, le quali poi l’abbandonarono intorno alla fine del Quattrocento. L’attuale nome si deve a Monsignor Del Ryos, che la riaprì al culto nel 1695. Già durante il Medioevo la chiesa si imponeva come tesoro architettonico per l’eleganza strutturale e la raffinata decorazione.

Un particolare, questo, che si evince dal portale finemente intagliato con volute vegetali e motivi di testine scolpite e sormontato da una piccola nicchia che ospita una statua in pietra policroma rappresentante San Giovanni Battista.

Ancora più in alto c’è un rosone ricco di ornamenti. Un’atmosfera intima si respira all’interno, con pianta a croce latina. Pilastri quadrilobati con semi colonne addossate e splendidi capitelli a motivi antropomorfi, zoomorfi e vegetali scandiscono le tre navate e sorreggono grandi arcate trasversali che formano enormi volte a crociera.

Nella chiesa di San Giovanni Battista di Matera di pregio è il gruppo scultoreo della bottega del lucano Altobello Persio, raffigurante l’Annunciazione e Dio Padre con in mano la sfera simbolo dell’umanità intera. Non da meno sono le statue lignee dei SS. medici Cosimo e Damiano, con i caratteristici mantelli rosso e verde, conservate in una delle cappelle ad essi dedicate. Entrambe sono portate in processione dai devoti l’ultima domenica di settembre.


Chiesa san Francesco da Paola a Matera

Chiesa di San Francesco da Paola

Matera

La chiesa di San Francesco da Paola di Matera è davvero molto bella e accogliente e sorge in posizione esterna all’antica cinta muraria della città, sul Piano.

La chiesa (1774/1791) è stata realizzata secondo il progetto di Lazzaro Caputo da maestranze locali. Lesene ornamentali e un cornicione marcapiano caratterizzano la facciata, che nella parte inferiore presenta il portale e il portone in legno, su quest’ultimo è stata iscritta la data in cui ebbero inizio i lavori di costruzione.
Nella parte superiore della facciata, al di sopra della finestra centrale, si nota una nicchia con una statua in pietra policroma raffigurante San Francesco. In alto a sinistra c’è poi un campanile a vela a due fornici.

L’interno della chiesa di San Francesco da Paola di Matera è a croce latina con una navata con transetto. Oltre all’altare maggiore in marmo se ne possono ammirare altri quattro in ciascuna delle cappelle laterali. La chiesa ospita, inoltre, opere di valore artistico che testimoniano stili pittorici e scultorei di epoche differenti.

Qui, si conclude la Processione dei Pastori che il 2 luglio dà inizio alla Festa di Maria Santissima della Bruna.


Chiesa di San Pietro e Paolo al caveoso

Chiesa di San Pietro e Paolo al Caveoso

Matera

La chiesa di San Pietro e Paolo al Caveoso a Matera. Sebbene non si conoscano i dettagli relativi alla sua fondazione, probabilmente intorno al 1218, entrare in questa chiesa procurerà forti emozioni.

Come diceva il cronista materano Francesco Volpe: “La Chiesa Parrocchiale di San Pietro e Paolo è detta comunemente chiesa del Caveoso, a motivo del Borgo o Sasso, ov’è sita. Ella sta collocata sul dorso d’un lato del cupo Torrente detto la Gravina”.

La chiesa di San Pietro e Paolo al Caveoso era una delle quattro chiese parrocchiali materane, insieme alla Cattedrale, a San Giovanni Battista e San Pietro Barisano. La facciata presenta elementi di ispirazione barocca con i tre portali, ciascuno sormontato da una nicchia in cui è ospitata una statua: sul portale maggiore spicca quella della Madonna, a sinistra quella di San Pietro e a destra quella di San Paolo.

Il campanile, a base quadrata, è stato eretto nel XVII secolo. Nel 1752, riaperta al culto dall’arcivescovo Lanfranchi, la chiesa ha subito alcune modifiche, come l’aggiunta di una cuspide al campanile e, all’interno, un controsoffitto in legno decorato da artisti locali. La pianta è a tre navate con transetto, l’altare maggiore ligneo intagliato di fattura settecentesca, con al di sopra un polittico cinquecentesco, caratterizza quella centrale.

Nella navata di destra della chiesa di San Pietro e Paolo al Caveoso di Matera sono impressi i segni delle cappelle laterali distrutte quando la chiesa è stata separata dalla rupe del Monterrone per consentire la costruzione dell’oratorio e di una via di accesso al rione Malve. Elementi ornamentali di discreto valore artistico decorano le quattro cappelle laterali della navata di sinistra.