Itinerario “Nel centro storico di Potenza | Sulle orme di San Gerardo, tra le voci di un’architettura sapiente”
Dedicare una giornata per visitare il capoluogo lucano può essere un’esperienza molto interessante, un vero e proprio viaggio temporale nel cuore del centro storico dove, spostandosi a piedi ci si può ritrovare sulle orme del Santo Patrono potentino. Un viaggio che, tra leggenda e storia, tra l’architettura di un tempo e l’innovazione odierna, lascia spazio a meraviglia e scoperta, curiosità e conoscenza.
Addentrandosi nel centro dal lato di Porta Salza, punto il cui nome deriva dalla presenza della porta principale di ingresso (abbattuta agli inizi dell’800) alla città medioevale, sarà inevitabile interrompere la lieta passeggiata per inoltrarsi tra le stradine che intersecano la via principale, via Pretoria, disseminate di richiami all’antico borgo medioevale. Bassi edifici si alternano a palazzi gentilizi e a strutture moderne. Vicoli sottili si susseguono, paralleli, incrociati, ciechi o comunicanti, in pietra grigia, con il legno dei portoni di un tempo e adornati dai fiori colorati che si affacciano da balconcini e davanzali. Caratteristiche fontane pubbliche e stemmi nobiliari intensificano l’atmosfera delle tipiche viuzze di quest’area, contenuta in quel perimetro segnato dalle antiche porte (alcune ancora visibili: Porta San Luca, Porta San Gerardo e Porta San Giovanni), un tempo unico accesso fra le cinta murarie. Frammenti di storia che rendono unici gli angoli del centro, promanando un senso di calore e di autenticità.
Puntellano il centro storico diversi luoghi sacri, emblema di quel passato da cui è emersa la città che oggi conosciamo: la Chiesa di Santa Lucia, quella di San Michele, il Duomo di San Gerardo e la Chiesa di San Francesco sono esempi di un’architettura importante, simbolica ed eloquente, accompagnata dalla presenza di interessanti opere artistiche:
La prima, la Chiesa di Santa Lucia, di origine medioevale, sorge circondata da basse casupole del borgo antico e conserva una splendida statua ottocentesca dell’artista locale Busciolano e vari elementi decorativi degni di essere ammirati dal vivo, come lo stemma araldico del 1586.
È un capolavoro di arte romanica, invece, la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, risalente al 1178 e custode di opere d’arte quali “l’Annunciazione” (1612) del Pietrafesa e “Madonna del Rosario e quindici Misteri” (1569) di Antonio Stabile.
Imponente, con un campanile svettante e una facciata dominata da una pregiata porta in bronzo scolpita dal calabrese Niglia nel 1968 e su cui sono raffigurati gli eventi più significativi della storia potentina, la Cattedrale di San Gerardo racchiude tra le sue mura un’atmosfera fortemente suggestiva, data dalla presenza di elementi quali una numerosa serie di affreschi barocchi e oli su tavola, il sarcofago contenente le spoglie del Santo o la suggestiva cripta databile tra il IV e il VI sec a.C. con la funzione di “Martyrion”, luogo atto a custodire i cadaveri dei martiri.
Alle spalle del Duomo sorge il Museo Diocesano, all’interno del quale sarà possibile ammirare oggetti preziosi esempi pregevoli di arte e fede nonché una ricca collezione di arredi della Cattedrale.
La Chiesa di San Francesco è una delle più antiche della città, risale all’XI sec e con la sua semplicità e la sua sobrietà architettonica rispecchia in toto il tipo di religiosità a cui è ispirata. Notevoli le opere custodite al proprio interno, come “Il Martirio di San Sebastiano” di Giovanni Todisco.
Proseguendo lungo il corso, si arriva a Piazza Matteotti sulla quale si affaccia la sede del municipio e un piccolo edificio sacro, il Tempietto di San Gerardo. Pietra miliare del passeggio potentino, che originariamente era una neviera, protegge tra le sue colonne sovrastate da una singolare cupola, un busto in stile neorinascimentale ritraente il Santo.
In uno dei vicoli adiacenti a via Pretoria sorge nascosto e rivestito di mattoni rossi d’Avigliano un altro luogo sacro degno di nota, la Cappella del Beato Bonaventura, casa natale di frate Bonaventura, santificato da Papa Pio VI nel 1775.
Per gli amanti dell’arte figurativa sarà d’uopo una visita alla Galleria Civica, cui sono annessi i locali della Cappella dei Celestini, entrambe ospitate all’interno di uno dei palazzi nobiliari più importanti della città: Palazzo Loffredo, già sede del Museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu. Qui vengono allestite ogni anno singolari mostre di autori italiani ed europei. Di fronte, di recente aperto al pubblico, il “Palazzo della cultura”, luogo deputato ad ospitare eventi e manifestazioni e sede dell’infopoint turistico comunale.
Tra una visita e l’altra sarà gradita una sosta nel luogo del ritrovo potentino, Piazza Mario Pagano, resa ancor più piacevole dalla degustazione di un ricco aperitivo presso uno dei locali che affacciano sulla piazza. Su questo ampio spazio, si affaccia con grande protagonismo il teatro storico F. Stabile, gioiello del centro potentino e teatro più antico e prestigioso della Basilicata.
Percorrendo la strada centrale fino alla fine, si raggiunge un altro significativo elemento storico della città: la Torre Guevara, ciò che resta del maestoso omonimo castello.
E dopo questo viaggio nella storia e nelle architetture del capoluogo, si può gustare qualcosa di genuino e locale in simpatici ristorantini e storiche trattorie di cui è ricco il centro storico. Un tripudio di sapori e colori che illustra la tradizione enogastronomica lucana: salumi e formaggi accompagnati da verdure grigliate fanno da apripista a una variegata offerta di piatti tipici. Dagli invitanti peperoni cruschi, che arricchiscono i primi piatti di pasta fatta in casa accompagnata da mollica soffritta, ai saporiti sughi di carne che insaporiscono i ravioli farciti con ricotta fresca, alla carne alla brace protagonista dei secondi piatti, seguita da dolci di vario genere e amari di produzione locale.