Possibile Itinerario tematico Rocco Scotellaro

Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019, città dei Sassi  e delle oltre 150 chiese rupestri patrimonio Unesco, rappresenta il punto di partenza di questo itinerario sulle orme di Rocco Scotellaro,  l’insigne meridionalista nato a Tricarico, comune di cui è stato due volte sindaco (1946-1948 e fino al 1950) e che costituisce proprio il punto d’arrivo di questo percorso.

Il viaggio continua alla scoperta di un altro importante centro storico-culturale: Montescaglioso e la sua imponente Abbazia di San Michele Arcangelo, uno dei più significativi monumenti della Basilicata, che molti fanno risalire all’anno Mille. Numerosi affreschi raffiguranti santi, filosofi e figure allegoriche ne decorano i chiostri, il piano superiore e la biblioteca. L’ Abbazia è impreziosita anche da dipinti di Girolamo Todisco, mentre il campanile medievale conserva bifore per ogni lato.

Spostandosi leggermente a nord, affiora un’altra perla lucana: Miglionico con il suo imponente Castello del Malconsiglio, così denominato perché tra le stanze del maniero, intuita la congiura dei baroni meridionali ordita a suo danno, il re Ferdinando I d’Aragona avrebbe fatto giustiziare i capi Girolamo e Luca Sanseverino. Opere pregevoli sono custodite poi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore: il Polittico del maestro veneto Cima da Conegliano composto da 18 tavole con al centro la raffinata Vergine in Trono con Bambino e San Giovanni Battista; opere del Tintoretto e del Guercino; un Crocifisso ricco di tensione emotiva tanto che Mel Gibson ha scelto di utilizzarlo in una scena del film “The Passion” girato a Matera. Lascia senza fiato anche la Pietà scolpita da Altobello Persio.

Passando per Grassano, uno dei luoghi di confino di Carlo Levi, si giunge a Tricarico, il cui centro storico medioevale, composto da quartieri arabi e normanni, è tra i più importanti e meglio conservati della Basilicata.

Tra le numerose chiese si distingue uno dei principali luoghi mariani della regione: il Santuario della Madonna di Fonti, raggiunto a piedi ogni anno da molti fedeli, e la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Non passa inosservata, poi, la Torre Normanna, alta 27 metri.

A Tricarico ogni simbolo rimanda alla figura di Scotellaro, come la targa apposta sulla sua casa: “Rocco Scotellaro: sindaco socialista di Tricarico – poeta della libertà contadina”.

Nel cimitero, proprio nel punto in cui riposa il meridionalista, l’amico Carlo Levi ha disposto la costruzione di un vero e proprio monumento funebre, con una finestra sul panorama collinare, quel “versante lungo del Basento” sempre descritto da Scotellaro nelle sue opere e su una delle pietre sono stati incisi i versi finali della poesia “Sempre nuova è l’alba”:

«Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno/dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l’alba è nuova, è nuova».

Trovandosi in questi luoghi in prossimità del 17 gennaio o il giorno del Martedì Grasso, può capitare di udire, a partire dalle prime luci dell’alba, un suono cupo e assordante, ma non c’è nulla da temere, sono “L’màsh-k-r di Tricarico”, figuranti travestiti da “mucche” e “tori” che annunciano l’inizio del Carnevale Tricaricese.