Al centro della scena, in sequenza, l’omaggio che la Basilicata fa a Torino e al Piemonte, ospitando sulla scena la figura di San Giuseppe Cottolengo, rappresentato nell’atto di accompagnare una persona invalida alla grotta, e Pier Giorgio Frassati, proclamato beato nel 1990 da papa Giovanni Paolo II, i cui resti mortali sono conservati proprio nel Duomo di Torino, che trascina un carro su cui giungono al cospetto del Figlio di Dio “gli ultimi”.
Di grande suggestione anche la scena di San Giovanni Bosco che, affiancato dal suo allievo San Domenico Savio indica la via a tre ragazzi, affinché tutti possano provare la gioia del Natale, nello spazio plastico di una memoria che si rinnova.
Particolarmente suggestiva, è poi la scena della famiglia di emigranti con cui la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti lucani che negli anni hanno attraversato l’Italia per soddisfare la propria fame di lavoro e di futuro, approdando in Piemonte.