Potenza, le piazze
Le piazze a Potenza sono palcoscenici tra passato e presente. Insieme ai larghi costellano le strade della città, quasi tutti dal doppio nome, uno dei quali spesso rimanda a personaggi e famiglie importanti che hanno segnato il passato della città.
Piazza Mario Pagano o Piazza Prefettura, Piazza Matteotti o Piazza del Sedile. E poi piazza Maffei, largo Isabella e largo Pignatari.
Ciascuna delle piazze di Potenza merita una sosta, perché portano incise sulle loro pietre tracce di uomini, eventi e storie da non dimenticare, ma anche perché ospitano localini e caffè in cui sostare e trovare un po’ di relax dopo una lunga passeggiata, o negozi le cui vetrine non lasciano indifferente il più distratto dei visitatori.
Di recente oggetto di un completo restyling, è uno dei simboli della “potentinità” perché attorno ad essa ruota la vita di via Pretoria, il corso principale del Capoluogo lucano.
Luogo di incontro, in ogni stagione dell’anno, e sede di eventi culturali e musicali, come i suggestivi mercatini di Natale, la storia di Piazza Prefettura – così definita in seguito alla insurrezione del 18 agosto 1860 e la sostituzione dell’intendente con il prefetto – ha inizio intorno al 1838, ma viene completata solo nel 1844.
Intorno al 1870 viene intitolata a Mario Pagano, giurista lucano martire della Repubblica Partenopea. Affacciano direttamente sulla piazza il palazzo della Prefettura, il Teatro Francesco Stabile e il palazzo della sede della redazione potentina della Gazzetta del Mezzogiorno. Speculare rispetto alla posizione della piazza è il Palazzo dell’Ina (1937), un interessante esempio di architettura risalente al periodo fascista.
Esisteva già in epoca medioevale e tra le sue diverse denominazioni può annoverare anche quella di Piazza del Fascio.
Oggi vi affacciano il palazzo di Città, il palazzo del Consiglio comunale e una facciata della Banca di’Italia, oltre a caffè e negozi, ma in un passato ormai lontano qui sorgeva il Seggio dell’Università, presso cui si riuniva l’aristocrazia locale in occasione delle assemblee elettorali, per questo conserva anche l’antica denominazioni di piazza del Sedile.
Dove attualmente si possono ammirare il “Muraglione” e l’edicola di San Gerardo, sorgevano la cappella di San Domenico, i locali della neviera, la porta e il vicolo della Beccheria, dove avvenivano la macellazioni degli animali e la vendita delle carni.
Oggi la piazza ospita diverse manifestazioni e durante il periodo natalizie è una delle location in cui vengono allestite le casette in legno che costituiscono i mercatini di Natale.
Qui si incontrano le principali arterie del centro città e vi affacciano imponenti e importanti edifici storici.
Una volta in questa posizione si può scegliere di percorrere corso Umberto I o via Vaccaro, corso XVIII agosto o corso Garibaldi, senza trascurare però di soffermarsi ad ammirare anche solo per pochi secondi il palazzo delle Scuole elementari XVIII agosto 1860, in cui sono alloggiati anche gli ascensori pubblici.
Benché intitolata all’ultimo Re d’Italia, i potentini la chiamano comunemente “piazza XVIII agosto” per ricordare che Potenza è stata la prima città ad insorgere contro i Borbone.