La chiesa e il convento di San Francesco
La chiesa di San Francesco di Potenza, posta sull’angolo di Piazza Mario Pagano, sorge sui resti di un preesistente oratorio protoromanico.
Le origini duecentesche di questa splendida architettura si apprendono subito dalle scritte incise sul portale, in pietra calcarea, che incastona un pregevole portone in noce, intagliato da maestri artigiani intorno all’anno 1499, diviso in otto serie di sei formelle lignee, ad esclusione dell’ultima che ne ha quattro.
Si alternano alle tre serie di rosoni con diversi motivi gotici, due serie di formelle che raffigurano scene di vita francescana, demoni alati, aquile, uccelli cavalcati da figure umane e diverse altre immagini. In alto, un maestoso rosone, incornicia la splendida facciata.
Costituita da una navata unica e dallo stile semplice, la chiesa di San Francesco custodisce al suo interno l’affresco raffigurante il Martirio di San Sebastiano, realizzato da Giovanni Todisco da Abriola a metà Cinquecento, un crocifisso in legno del Seicento, il monumento funebre di Donato de Grasis, risalente al 1543 e due affreschi raffiguranti San Francesco e Santa Chiara, attribuiti a Nicola Novi.
Ciò che resta del convento, annesso alla chiesa, è un portale in pietra calcarea che delimita una porta lignea traforata – commissionata dai conti Guevara – che conduce direttamente al porticato del chiostro cinquecentesco.