Il prosciutto di Marsicovetere è un prodotto di nicchia, frutto di una secolare tradizione e di saperi che si tramandano di generazione in generazione. Il suo sapore è  frutto di un clima favorevole unito ad una giusta percentuale di umidità e ad una stagionatura eseguita in sottani o cantine, che non necessitavano di areazione. Il prosciutto di Marsicovetere è un prosciutto crudo di montagna, genuino, dal gusto un pò più saporito, perché la salatura viene fatta artigianalmente. Il tipico sapore si deve anche al fatto che al momento della lavorazione il prosciutto viene poi cosparso con un impasto a base di sugna, pepe e peperoncino piccante macinato.

Caratterizzato da una particolare stagionatura che avviene a oltre 1000 m di altitudine, può arrivare fino a 22 mesi e avviene in particolari condizioni ambientali all’interno di locali interrati e antiche cantine delle abitazioni.

Per la sua produzione vengono utilizzati esclusivamente suini di piccola taglia, cresciuti da allevatori locali.

In quest’area il consumo della carne suina ha rappresentato per secoli l’elemento cardine dell’alimentazione. All’interno della maggior parte delle famiglie è rimasta viva l’abitudine di allevare uno o due capi di maiale come scorta di cibo per l’inverno, e vi sono testimonianze di come il prosciutto crudo locale fosse prodotto e avesse rinomanza già a partire dal IV secolo a.C.

Da ormai molti anni in agosto Marsicovetere ospita la sagra del prosciutto. Tenuta inizialmente sul monte Volturino, in concomitanza con la ridiscesa in paese della statua della Madonna dell’Assunta, la rassegna si è recentemente trasferita a valle, rivitalizzata nell’ambito delle numerose iniziative di agosto nella frazione di Villa d’Agri.

Marsicovetere