Aglianico è una parola che deriva da «ellenicum», e infatti furono i greci a introdurre i vitigni in quest’angolo di Basilicata, dove a fare da sfondo c’è il vulcano spento del Vulture.
Da questi vitigni viene prodotto l’Aglianico, vino DOC cantato finanche dal poeta Orazio suo sommo estimatore. Il colore rosso rubino intenso ed il sapore vellutato, caldo e deciso sono i tratti distintivi di questo vino.
Molte aziende produttrici si sono attrezzate con importanti investimenti, e quello che prima era un vino destinato soltanto al mercato lucano o al massimo a quello meridionale, è ora un prodotto esportato ovunque.
Addirittura, nell’agosto del 2010 la tipologia “Superiore” di vino Aglianico è divenuta DOCG, cioè ha conquistato la denominazione di origine controllata e garantita che indica al consumatore l’origine geografica del vino. Questo tipo di denominazione è riservata ai vini già riconosciuti come DOC, denominazione di origine controllata, da almeno dieci anni che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelle degli analoghi vini così classificati, per effetto dell’incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale e internazionale.
Numerosi sono gli eventi che ogni anno si tengono in onore dell’Aglianico del Vulture, durante i quali è possibile degustarlo e accompagnarlo ad ottimi cibi preparati con i prodotti tipici locali.
Gli esperti spiegano che l’Aglianico va bevuto invecchiato di un anno, ma è ancora meglio se dall’imbottigliamento di anni ne sono passati cinque. In ogni caso, quando il vino è conservato bene, l’invecchiamento non conosce limiti. Ed è bene saperlo, perché difficilmente chi capita a Rionero, Barile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Lavello, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania, Montemilone, rinuncia a portarsi a casa qualche bottiglia di rosso. Solo da queste parti, però, potrà gustare il vino nei suoi abbinamenti migliori.