Il territorio di Brindisi di Montagna è la location di uno dei grandi attrattori lucani: il cinespettacolo “La Storia Bandita”, un “film dal vivo” sulla storia delle insorgenze antinapoleoniche e del brigantaggio meridionale nel periodo risorgimentale.

Il borgo medioevale è situato in posizione panoramica rispetto al suggestivo scenario della Foresta Grancia, in cui sorge il Primo parco rurale e ambientale d’Italia che si estende in dodici ettari tra natura e cultura.

A poca distanza dall’abitato si possono ammirare i resti del castello, risalente probabilmente al 1200 e  definitivamente distrutto dal terremoto del 1694.

In seguito al terremoto del 1456, il borgo di Brindisi di Montagna viene ricostruito alle pendici del duecentesco castello.

Il paese si ripopola nel 1536 con l’arrivo di profughi del Peloponneso per volontà del feudatario di Brindisi, Pietrantonio IV dei Sanseverino di Bisignano. Successivamente il feudo passa ai D’Erario, quindi agli Antinori – cui si deve la riedificazione del castello longobardo poi definitivamente distrutto dal terremoto del 1694 – ai Battaglia e, infine, ai Fittipaldi.

Nella Foresta della Grancia ancora domina il complesso monastico “Grancia di San Demetrio” donata dai Sanseverino ai monaci della Certosa di Padula.

Dal 1860 al 1864 i briganti raggiungono anche i boschi intorno a Brindisi di Montagna, ma il paese sarà risparmiato dall’incursione dalle bande del lucano Carmine Crocco e Josè Borjes.

Percorrendo la strada statale Basentana, man mano che ci si avvicina al Capoluogo di Regione, il castello di Brindisi di Montagna, o quel che ne resta, fa bella mostra di sé, offrendo uno spettacolo suggestivo soprattutto con le luci della sera.

Non si può affermare con assoluta certezza a quale epoca risalga il maniero, per alcuni a quella delle incursioni arabo saracene (IX sec. d.C.), per altri all’Impero Carolingio o, secondo ulteriori ipotesi, al dominio degli Svevi nel Meridione.

Certo è che il castello è stata la dimora dei diversi feudatari che si sono alternati a Brindisi di Montagna, dai Sanseverino ai D’Erario, dagli Antinori ai Battaglia, fino ai Fittipaldi, i quali agli inizi del secolo scorso lo hanno donato al comune.

Proprio all’ombra dei resti dell’antico maniero l’atmosfera di un tempo torna in occasione de “Le Giornate Medioevali” che coinvolgono i visitatori in momenti di divertimento e storia a partire dalla sfilata di armigeri, dame e cavalieri, musici e giullari, e poi giostre e giochi, mentre l’invitante profumo di cibi dal sapore antico invadono le vie del paese e proiettano in tempi lontani.

A Brindisi di Montagna si mangia bene, secondo ricette e sapori delle più antiche tradizioni della civiltà contadina lucana.

Per quanto sia la semplicità a dominare sulle tavole del posto, è vero anche che i prodotti tipici proposti hanno una prelibatezza unica, lo si comprende assaggiando gli squisiti saluti accoppiati ai saporiti formaggi, tra i quali merita senz’altro un’attenzione in più il pecorino.

Tra i primi piatti, il più tradizionale consiste in una tipologia di pasta fatta in casa, come in gran parte della cultura culinaria della Basilicata. Si tratta delle cosiddette “manate”, proprio perché preparate con le mani, condite con un deciso e buon sugo di salsiccia fresca.

Alle spalle del comune di Brindisi di Montagna, in estate, si schiude al visitatore un incantevole scenario, quello della Foresta Grancia, dove natura, cultura e storia seguono un unico itinerario di continua scoperta!

Di giorno è la location ideale per passeggiate sul carretto trainato dai buoi o a dorso d’asino, o lungo un percorso enogastronomico. Qui, si può assistere anche al teatro di burattini e a racconti di falconeria, si organizzano fattorie didattiche e avvincenti escursioni naturalistiche alla volta del borgo degli artigiani, di laboratori degli antichi mestieri o degli accampamenti medioevali.

Ma, all’imbrunire, percorrendo un sentiero che costeggia il bosco, un immenso anfiteatro all’aperto abbraccia il visitatore pronto ad assistere al cinespettacolo “La storia bandita”. Ambientato nell’esclusivo Parco Storico Rurale e Ambientale della Grancia, il primo in Italia, si anima sotto gli occhi di spettatori increduli uno straordinario esempio di teatro popolare con protagonisti figuranti volontari delle popolazioni locali, in un contesto artistico di livello internazionale.

Totalmente immersi nella natura, circondati da boschi, all’ombra del castello e sotto lo “sguardo” della luna, va così in scena un “film dal vivo” sulla storia delle insorgenze antinapoleoniche e del brigantaggio meridionale nel periodo rinascimentale.

Visitando il centro storico di Brindisi di Montagna, tappa obbligata deve essere quella alla chiesa madre dedicata a San Nicola.

Risalente al XIV secolo, e riedificata nel XVII, il tempio al suo interno custodisce splendidi dipinti attribuiti al pittore lucano Giovanni De Gregorio, noto come “Il Pietrafesa”, uno dei massimi esponenti della cultura pittorica lucana tra tardo manierismo e barocco. Si lascia ammirare, inoltre, un pregevole coro intarsiato del XVIII secolo. Da non perdere è poi la chiesa di Maria Santissima delle Grazie del 1595.

Spingendosi nella foresta demaniale della Grancia, non si resta affascinati solo dalla sua bellezza paesaggistica, dal momento che qui si impone il complesso monastico “Grancia di San Demetrio”, appartenuto alla Certosa di San Lorenzo di Padula.

Della struttura, costituita da diversi fabbricati con cortile interno e loggiato, si può apprezzare la chiesa di San Lorenzo Martire che, a una sola navata, all’interno custodisce un altare di grande pregio artistico e un trittico ligneo del XVIII secolo.

Oggi la chiesetta ogni 10 settembre è meta di fedeli che accorrono in occasione della festa di san Lorenzo Martire.

Nel suggestivo scenario della Foresta Grancia, a Brindisi di Montagna, nel primo Parco storico rurale e ambientale d’Italia, da luglio a settembre prende vita uno degli attrattori lucani più affascinanti: il cinespettacolo “La storia bandita”.

Uno straordinario esempio di teatro popolare, unico nel suo genere, animato dalle popolazioni locali in un contesto artistico di livello internazionale. Un “film dal vivo” sulla storia delle insorgenze antinapoleoniche e del brigantaggio meridionale nel periodo risorgimentale.

Durante lo spettacolo, grandioso è l’utilizzo di tecnologie ed effetti speciali che immergono il pubblico  in un clima di particolare suggestione ed emozione.

Uno spettacolo tra storia e natura, questo offre il meraviglioso Parco della Grancia di Brindisi di Montagna, a pochi chilometri da Potenza.

Ci si può addentrare nella immensa area naturale alla scoperta di spazi incontaminati attraverso escursioni ambientali che possono condurre fino al complesso monastico Grancia di San Demetrio, appartenuto anche alla Certosa di San Lorenzo di Padula.

Le passeggiate nel parco, infatti, incoraggiano tutti, adulti, famiglie con bambini e scolaresche, a spingersi in angoli di intima bellezza, in cui sono allestiti laboratori ludico didattici, percorsi di falconeria, spettacoli di artisti di strada, attività sportive, piste go karts a pedali e laser game.

Un’attrezzata area picnic consente di fare brevi pause per poi riprendere la giornata all’insegna del divertimento e, magari, in attesa del grande attrattore serale.

Natura, storia, archeologia, impreziosiscono il piccolo borgo medievale di Brindisi di Montagna e il territorio circostante, dove sono state rinvenute interessanti tracce di insediamenti risalenti al III secolo a.C.

Il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” di Potenza, allestito nello storico Palazzo Loffredo, proprio nel centro storico del Capoluogo, espone reperti archeologici dall’eneolitico all’epoca bizantina (X sec. d.C.) venuti alla luce nel territorio di Brindisi di Montagna a testimonianza della continua esistenza di un abitato.

Foto a cura di Proloco Brindisi Montagna