Il borgo del Materano sorge su una collina tra i fiumi Bradano e Basento, mentre si percorre la strada che conduce al paese, alzando lo sguardo, si impone alla vista il maestoso castello del Malconsiglio che domina il panorama della collina, noto per la storica Congiura dei baroni contro re Ferdinando I di Napoli. L’episodio del passato rivive ogni anno nell’omonima rievocazione storica ambientata proprio all’interno del castello.
Ma una volta nel cuore di Miglionico non si può non restare affascinati dalla splendida chiesa madre di Santa Maria Maggiore che custodisce opere d’arte di rara bellezza.
Nel territorio di questo interessante comune del materano si trova anche la Riserva Regionale San Giuliano, un lago artificiale originato dallo sbarramento del fiume Bradano, tra i comuni di Matera, Miglionico, Grottole.
La storia di Miglionico è strettamente connessa alle vicende legate al suo castello, detto del “Malconsiglio”, perché luogo della Congiura dei baroni (1485) contro re Ferdinando I di Napoli.
Alcuni ritrovamenti nel territorio di Miglionico, come tombe e vasi (VI sec. a.C.) non fanno escludere che le origini del paese della provincia materana risalgano ad una città enotria. Secondo alcune interpretazioni, nel nome del paese sarebbe “scolpita” la sua fondazione da parte di Milone, un atleta di Crotone del VI secolo a.C., vincitore nella battaglia contro Sibari.
Secondo altre ipotesi, invece, il Milone fondatore di Miglionico sarebbe stato, in realtà, Milone di Taranto, luogotenente di Pirro, il quale, giunto sulle colline tra il Bradano e il Basento, avrebbe fondato una colonia militare denominandola, appunto, Miglionico.
In seguito alla colonizzazione greca la città lucana passò sotto i Sanniti fino al 458 a.C., anno in cui venne espugnata dai Romani.
L’evento della Congiura dei Baroni (1485) ha segnato storia e cultura di Miglionico, perché l’episodio è avvenuto tra le mura del castello che, dalla sommità di una collina, domina l’intera valle del Bradano.
Fiancheggiato da sei torrioni, alcuni quadrati altri circolari, il castello del Malconsiglio di Miglionico (VIII-IX sec. d.C.) è il fiore all’occhiello del suo borgo antico, per la bellezza della sua imponente struttura a parallelogramma, e per gli eventi storici che lo hanno visto protagonista.
La sua denominazione rimanda, infatti, alla sanguinosa vicenda della Congiura dei Baroni del Regno di Napoli contro il re Ferdinando I D’Aragona (1485). Le voci dei protagonisti di quell’evento storico – i Sanseverino, i Guevara, i Del Balzo, i Caracciolo e gli Acquaviva, lo stesso Re Ferdinando I D’Aragona e suo figlio Alfonso – riecheggiano ancora nella sala “del Malconsiglio” grazie al percorso multimediale “Alla Scoperta della Congiura dei Baroni”. Il visitatore del percorso multimediale è guidato nel racconto della vicenda consumatasi all’interno del maniero di Miglionico.
Come gran parte dei comuni del circondario materano Miglionico fa parte del circuito della Città dell’olio, condimento indispensabile per rendere più gustosi e appetibili i piatti della sua cucina.
La produzione dell’olio extravergine di oliva lucano DOP, estratto per lo più dalla spremitura dell’oliva Majatica di Ferrandina, lo rende un prezioso ingrediente in grado di esaltare primi e secondi piatti che sfilano sulle tavole di Miglionico.
Una delle tipicità più apprezzate di Miglionico sono i fichi sia freschi che secchi, protagonisti di una consolidata sagra che si tiene nel mese di agosto.
Miglionico ricade nella splendida collina materana e tra il suo territorio e quelli di Grottole e Matera è compresa la Riserva Naturalistica Oasi San Giuliano, una delle aree protette della regione Basilicata.
La storia della Riserva Regionale San Giuliano è legata alla nascita dell’omonimo invaso artificiale, che comprende il lago di San Giuliano, circondato da una fascia di bosco, tratti fluviali a monte e a valle del lago artificiale.
Proprio sulle sponde del lago, nell’agosto 2006, è stato rinvenuto uno scheletro fossile di balena risalente al Pleistocene.
L’architettura sacra per eccellenza, a Miglionico, è senza dubbio la chiesa madre di Santa Maria Maggiore, ma una volta qui vale la pena visitare anche gli altri luoghi di spiritualità presenti.
La chiesa madre custodisce preziose opere come lo splendido Polittico (1499) del maestro veneto Cima da Conegliano, composto da diciotto pannelli disposti in quattro ordini, con al centro una bellissima Vergine in Trono con Bambino e San Giovanni Battista, il Crocifisso di Padre Umile Da Petralia Soprana (1629), carico di pathos, al punto da essere utilizzato da Mel Gibson nel film The Passion, e il grande organo barocco, composto di 321 canne.
La chiesa custodisce, inoltre, numerose pregevoli tele come la Madonna assunta in cielo del Tintoretto, la Madonna al tempio con i Santi del Guercino, la Madonna con Rosario di Girolamo Todisco e una Deposizione dalla croce realizzata da un allievo del lucano Antonio Stabile. Molto bello il portale (XIII) sovrastato da una Pietà scolpita da uno dei massimi scultori lucani, Altobello Persio.
Poco distante dal centro si può ammirare la piccolissima chiesa della Santissima Trinità, all’interno completamente affrescata (metà XV secolo) da una sorprendente iconografia: nell’abside la Crocifissione fa da sfondo a Gabriele e all’Annunciazione, mentre sopra si riconosce la Trinità. A destra e a sinistra, poi, su due registri che dalla volta a botte scendono a terra, si possono apprezzare la Teoria di santi e sante. In basso a destra, la Trinità è rappresentata come un personaggio a tre teste.
Molto belli sono anche gli affreschi conservati all’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie, oltre ad una statua lignea raffigurante la Madonna delle Grazie (1786) dello scultore pugliese Arcangelo Spirdicchio e un piccolo organo seicentesco.
La Riserva Regionale San Giuliano è dotata di un centro visite Museo Naturalistico e di un’aula didattica all’aperto, uno spazio ideale per i più piccoli e per i loro accompagnatori.
Qui è possibile praticare una serie di attività all’aria aperta stabilendo un contatto diretto con la natura, dal momento che si può scegliere di dedicarsi all’arrampicata sportiva o al tiro con l’arco, ma anche al birdwatching, a passeggiate e a vere e proprie escursioni lungo appassionanti percorsi naturalistici.