Nemoli è un graziosissimo paesino, il cui territorio si estende a forma di croce al centro della Valle del Noce, quasi “sorvegliato” dal massiccio del Sirino.

È davvero piacevole perdersi nelle sue caratteristiche stradine aggrovigliate tra viottoli e gradinate qua e là sormontate da archi e soppalchi e attraversate da case e palazzi settecenteschi, con logge e portali decorati di fregi e stemmi.

A poca distanza da Nemoli sorge il Lago Sirino, alle pendici dell’omonimo monte, meta degli appassionati di pesca e di quanti amano passeggiare nella natura più incontaminata.

La presenza dei primi insediamenti a Nemoli risalgono al V secolo a.C. e sono testimoniate da statuine di bronzo.

Nel Medioevo Nemoli era denominato “Il Bosco”, quando dipendeva dalla città di Lauria, per poi essere accorpato al territorio di Rivello. Successivamente, con decreto borbonico, da Bosco diviene Nemoli -dal latino “Nemus Olim”, che significa: “una volta bosco” per non dimenticare la sua origine – e ottiene la sua autonomia da Rivello a partire dal 1 gennaio 1834.

Seppur piccolo, Nemoli è un paese dalle numerose e interessanti architetture, molte delle quali presentano  aspetti “poveri”, ma assumono un carattere particolare nel loro insieme.

Ad esaltarne le caratteristiche è il fatto che tra di esse spicca, favoloso, il loggiato in stile napoletano del settecentesco Palazzo Filizzola, il cui portale in pietra è frutto del lavoro certosino di artigiani locali.

Da vedere sono poi i pregevoli portali litici di altri edifici storici sparsi tra le caratteristiche “strettole” e sottoportici realizzati da scalpellini locali, oltre a diverse fontane, presso le quali si può trovare refrigerio soprattutto nelle giornate assolate. Da non perdere è poi il mulino ad acqua, unico in tutta la Valle del Noce.

All’incrocio fra Via Sirino e Via Canuso si erge il monumento ai Caduti, un’opera particolare che comprende una serie di corpi privati dalla molteplicità dei particolari e liberati da ogni rapporto spazio-tempo.

Alla base della cucina nemolese si distinguono pasta fatta in casa, verdure e carni di agnello, ma la maggior parte dei piatti proposti presenta soprattutto carne di maiale.

Salsiccia, soppressata, capocollo, prosciutti non mancano mai sulle tavoli del piccolo paese della provincia di Potenza, esaltati dall’associazione con il saporito pane di grano cotto nel forno a legna, non da meno solo le friselle, le pizze rustiche e i biscotti “a otto”, per la loro singolare forma.

Ottima la polenta condita con salsiccia o peperoni “cruschi” e patate, uno dei piatti davvero tipici di Nemoli. L’agnello è proposto al forno, ma da provare sono anche la “trippa”, gli “ghiummarieddi” (involtini di interiora) e il soffritto.

Buoni i formaggi caprini provenienti dai pascoli a cielo aperto. Valore aggiunto per ogni portata è l’ottimo vino prodotto sulle colline nemolesi.

A pochi minuti da Maratea, “Perla” del Tirreno, e dagli impianti sciistici del Sirino, Nemoli sorge all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese ed è circondato dai monti Sirino (1907 metri), Serra Rotonda e Serra Lunga, Coccovello e Roccazzo.

Anticamente circondato da boschi di querce, castagni e ontani, preserva i resti di antiche selve, da Ischia grande alla Sterpina, Isola del Bosco, Tempa Castagna, Cerri del Lago, che offrono al visitatore un itinerario “verde” tra bellezze naturalistiche tra le quali spicca il Lago Sirino, dove gli appassionati possono dedicarsi alla pesca per la ricchezza di trote, tinche, persici.

Il territorio del comune di Nemoli è caratterizzato da una vegetazione varia e colorata per la presenza di alberi da frutto, uliveti e vitigni, ma anche profumate ginestre, radure erbose e faggi maestosi tra i quali si nascondono volpi, lepri, tassi, faine e ricci. Non è raro ammirare il volo di corvi imperiali, nibbi e poiane che sorvolano la vallata.

Di particolare valore artistico è la seicentesca chiesa madre di Santa Maria delle Grazie in cui è custodita, al di sopra dell’altare maggiore, un’edicola lignea raffigurante una Madonnina policroma risalente al 1300, in stile bizantino.

D’effetto sono anche la cinquecentesca acquasantiera e il più recente e stupendo rosone delle vetrate artistiche fiorentine. Può essere davvero interessante intraprendere una serie di escursioni alla volta della cappelle della Madonna del Lago – con un rosone e altre effigi di scuola napoletana, un Cristo dei maestri artigiani di Ortisei e il gruppo ligneo della Santa Famiglia – e del Santuario Madonna della Neve, sul monte Sirino, meta di pellegrinaggi molto sentiti dai lucani e da devoti provenienti dalle regioni limitrofe.

Molto belle sono anche le tele dipinte a olio da artisti locali (Aldo Carlomagno, Nicola Cirigliano e Giovanni Talamina) ammirabili nelle stanze del Municipio.

Sci alpino e di fondo, nordic walking e ciaspolate ma anche altri sport invernali da praticare con slittini e bob sono le ragioni del divertimento sul monte Sirino in cui ricadono le stazioni di Lago Laudemio e Conserva di Lauria.

Nemoli è uno dei comuni a ricadere nel comprensorio che offre un panorama incantevole a 2000 metri sul livello del mare, con uno sguardo sul Mar Tirreno, visibile dalla cima del Monte Papa, e poi il Monte Alpi e tutto il massiccio del Pollino, mentre verso nord svettano le cime dell’Appennino Lucano.

Più in là ecco la cima del Monte Sirino e poi il Lago glaciale Laudemio, (o Lago Remmo), a oltre 1500 metri di quota, intorno al quale si possono praticare anche nordic walking e passeggiate con le racchette da neve.

La pista “Forcella Monte Papa” – di oltre 2 chilometri – si raggiunge grazie ad una seggiovia biposto, mentre due sciovie consentono l’accesso alla pista “Principianti” – lunga 239 metri – e alla pista “Monte Sirino” – di 376 metri.

Il “fiabesco” comune di Nemoli è attraversato dalle pescose acque del Lago Sirino uno dei gioielli ambientali presenti nel territorio in cui il paese di sviluppa.

Gli amanti della natura e della montagna possono percorrere intorno al lago passeggiate a piedi o in mountain bike o dedicarsi alla pesca sportiva o, ancora, proseguire fino alle sorgenti dell’invaso, come quelle del Sambuco e Torbido, dove, dal belvedere, si può ammirare un paesaggio straordinario.

Il comune di Nemoli dista solo 15 minuti da Maratea che si raggiunge percorrendo tornanti incastonati tra le montagne e che, all’improvviso, schiudono l’azzurro mar Tirreno.

Location irrinunciabile per chi ama rilassarsi al sole, immergersi in fondali marini profondi e limpidi per la pesca subacquea, ma anche per chi cerca riparo e relax in grotte marine o piccole insenature, con i suoi 32 chilometri di estensione la costa marateota assume un fascino particolare.

Sarà che la sua rocciosa scogliera si alterna a piccole spiagge delimitate dall’azzurro del mare e dal verde della macchia mediterranea, dando vita alle splendide località balneari di Acquafredda, Cersuta, Fiumicello e Castrocucco.

Grazioso e confortevole il porto di Maratea garantisce servizi e accoglienza ai natanti e nelle serate estive diventa una delle attrazioni del posto.